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    Alex Corretja e l’ultimo ballo di Andy Murray

    La maggior parte dei momenti migliori della sua carriera Murray li ha vissuti con Lendl al suo fianco. Ivan c’era quando ha vinto i suoi tre Grandi Slam, quando ha portato a casa due medaglie d’oro olimpiche e quando è diventato il numero uno al mondo. 

    I due probabilmente torneranno a lavorare assieme a partire dal Miami Open, mentre per Indian Wells lo scozzese dovrà fare a meno di lui. Nei piani di Murray adesso c’è la partecipazione allo Sunshine Swing – tornei per i quali ha ricevuto un paio di wild card – dopodiché salterà la stagione sulla terra battuta per andare invece ad allenarsi con Lendl in Florida.

    Alex Corretja, due volte finalista al Roland Garros, ha espresso la sua opinione per Eurosport UK riguardo alla riunione dell’iconica accoppiata.

    “La mia prima impressione è stata che lui crede ancora di poter essere un campione. Perché altrimenti non torni col tuo ex allenatore, quello insieme a cui hai ottenuto le vittorie più importanti della tua carriera”.

    “Devo dire che ero molto contento, molto felice e molto sorpreso. Penso che entrambi credano l’uno nell’altro. Andy torna col suo vecchio coach perché sente che ‘Ok, lui è quello che mi ha insegnato tutto quel che so e ha tirato fuori tutto quel che avevo dentro’. Vuole questo perché ovviamente sente che Ivan tira fuori il suo miglior tennis, e Ivan ha accettato questo ruolo perché probabilmente dalle discussioni con Andy ha sentito che lui ha ancora un certo desiderio di raggiungere qualcosa di importante. Altrimenti non ce lo vedo Ivan a prendere un aereo per andare a un torneo se non sentisse di poter aiutare Andy a fare grandi cose. Non parlo di mantenere un livello alto su un lungo periodo ma forse di un ultimo ballo per Andy, ed è questo che probabilmente lo motiva”. 

    “Per me la cosa più importante è il rispetto. Andy lo rispetta moltissimo. Lui conosce Andy molto bene, sa come prenderlo. Sa di non dover reagire alle stranezze di Andy in campo e gli darà un po’ di convinzione, di fiducia nel fatto che può ancora farcela. Penso sia molto importante fare del tuo meglio e da quel che ho visto negli ultimi mesi il livello del tennis di Andy è ancora alto”.

    “Probabilmente l’unica domanda è come possa mantenere quel livello per cinque, sei, sette partite nel corso di un torneo. Questo è l’unica preoccupazione che ho nei suoi confronti, e riguarda il fisico, non la testa, perché dal punto di vista mentale penso sia pronto. Anche il suo tennis probabilmente è già lì, ma fisicamente resta questo punto interrogativo. E se Ivan saprà lavorare con lui come si deve, ritengo che possa ancora cavarci fuori della benzina dal suo serbatoio”.

    “Quando hai avuto così tanto successo con un coach poi quando passi un brutto momento dentro di te ti senti sempre di volerlo chiamare perché lui ti conosce. E questo è il motivo per cui penso Andy si senta a suo agio con Lendl, perché sa che è sicuro di sé, sa che non dubiterà di lui e il suo approccio sarà del tipo ‘Ok, si comincia, ascoltami e fa tutto quel che ti dico. E se lo farai forse avremo una possibilità’. 

    Andy forse sente che lui è l’unico per cui è disposto a fare qualunque cosa gli verrà detta. E ciò è molto importante tanto per l’allenatore quanto per il giocatore”.  

    Fonte: https://www.eurosport.co.uk/tennis/atp-indian-wells/2022/andy-murray-showing-desire-to-push-and-go-forward-with-ivan-lendl-coaching-move-says-justine-henin_sto8833370/story.shtml

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