Al Queen’s Jakub Mensik viene eliminato da Bautista Agut in tre set e rischia la squalifica, mentre Jack Draper batte solo al tie break del terzo Alexei Popyrin. Ad Halle, Stefanos Tsistipas perde contro Alex Michelsen; avanzano Zverev e Medvedev

Giornate lunghe e per cuori forti, sotto il caldo nordeuropeo, riservano le prime sorprese sull’erba. La sconfitta più incredibile è stata forse quella di Jakub Mensik al Queen’s. Non tanto per l’eliminazione in sé di un tennista classe 2005 ancora acerbo su questa superficie, ma per il suo avversaro, ormai uscito dai radar dei grandi del circuito. Roberto Bautista Agut è riuscito però a dimostrare che l’età è solo un numero e che sull’erba, che lo portò anche in semifinale a Wimbledon nel 2019, può ancora dire la sua. 3-6 6-3 7-5 e quasi due ore e mezza permettono allo spagnolo di diventare il quarto giocatore più “anziano” della storia del torneo ad arrivare ai quarti di finale. Ricordiamo che Bautista ha anche annullato match point nel suo match di primo turno contro Nuno Borges.

Mensik rischia la squalifica

Da sottolineare anche un episodio che ha visto Jakub Mensik sbattere con rabbia la racchetta. Nel farlo il ceco ha perso il controllo dell’attrezzo che è volato in tribuna. Per sua fortuna però l’incidente (sfortunato) non ha procurato danni a nessuno e pertanto non è stato mandato via dal campo. Un episodio che comunque potrebbe, purtroppo, creare ancora un dibattito nel circuito dopo quanto accaduto con Musetti al Roland Garros.

Il torneo dedicato a sua maestà per poco non rischiava di regalare una sorpresa ancora più clamorosa. Jack Draper infatti riesce a vincere solo al tie-break del terzo contro Alexei Popyrin, con il punteggio di 3-6 6-2 7-6(5). Oggi si è visto un Draper nervoso, che spesso ha alzato la voce in campo (cosa che non lo si vede fare spesso) e che non sembrava riuscire ad uscire dalla tela dell’australiano. Il britannico ha anche avuto ben due match point sul 5-4 nel terzo e, non riuscendoli a concretizzare, è andato anche sotto 3-1 nel tie-break. Alla fine però Jack si è salvato tenendo in piedi la possibilità di avere un nuovo vincitore britannico al Queen’s (non capita da 9 anni, quando Murray vinse il suo quinto titolo contro Raonic).

Michelsen sorprende Tsitsipas; Zverev respinge le critiche

In Germania la giornata sembrava essere più piatta finché Stefanos Tsitsipas non è stato investito dalle accelerazioni di Alex Michelsen. Lo statunitense, classe 2004, la settimana scorsa era stato messo in ombra dal 17enne Justin Engel, ma ad Halle si sta prendendola la luce che merita. 7-6(5) 7-5 è stato il punteggio inflitto dall’americano al greco in un’ora e 43 minuti di gioco. Un risultato che fa male a Stefanos anche perché non aveva espresso un gran tennis già con Darderi al primo turno. Per vedere i risultati dell’ingresso di Ivanisevic in panchina bisognerà attendere ancora un po’.

Sono andati sul velluto invece Alexander Zverev e Danil Medvedev. Il primo ha lasciato solo tre game a Marcos Giron così come il secondo non ha concesso quasi nulla a Quentin Halys. Prestazioni che comunque vanno sottolineate anche perché soprattuto Zverev è stato oggetto di critiche per i suoi risultati ultimamente, ma, come lui stesso ha dichiarato, è ancora il numero 3 al mondo. Queste sono state le parole del tedesco rilasciate alla vigilia del torneo: “Sembra che tutti siano incredibilmente sorpresi dal fato che io vinca partite. Ovviamente Jannik e Carlos sono davanti a me e lo meritano, ma io sono il primo subito dietro di loro”.

Nel doppio hanno vinto Bolelli/Vavassori contro Whitrow/Limmons con il punteggio di 7-6 6-2. Durissimo il tie-break del primo set, in cui gli azzurri si sono imposti per 12 punti a 10. Un risultato che garantisce loro una semifinale con Denis Shapovalov e Felix Auger Aliassime che sarà sicuramente spettacolare.