Termina dopo tre ore la ventesima edizione dello Zveredev. La vince il russo, che nella finale di domani contro Bublik proverà a conquistare un titolo che manca da più di due anni. A Londra Draper sorpreso da Lehecka
Dite quello che volete, ma, numeri alla mano, la classicissima del tennis contemporaneo è Medvedev-Zverev. Lo Zveredev, andato in onda oggi per la ventesima volta, spesso non è stato una bel match (ma poi quali sono i parametri per definire una partita bella, spiegate), e nemmeno sempre ha stabilito l’assegnazione di titoli enormi, ma comunque si è spesso manifestata lì, a un passo dalle giornate torride degli eventi che contano.
Sull’erba di casa, Sascha ha dovuto ingoiare la quarta sconfitta consecutiva contro il russo, che adesso comanda per 13-7 negli scontri diretti. Un KO che brucia, anche perché gli è costato una bella fatica, e alla fine non c’era nemmeno un premietto ad attenderlo. Bisogna dire che Danilone ha meritato, e che, senza qualche calo di tensione nel secondo quando si è fatto rimangiare un break di vantaggio, la partita sarebbe potuta finire molto prima.
Medvedev ha fatto suo un tie break del primo set funestato da quattro errori non forzati del tedesco, e nella seconda frazione, in risposta e in vantaggio 6-5, ha avuto anche tre match point, ma Zverev ha salvato un game da quattordici punti e di lì a poco vinto il tie break, allungando così – e di molto – la tenzone.
“Sono felice del livello espresso oggi, ho giocato alla grande,” ha detto il russo, che tornerà a giocare una finale quindici mesi dopo quella persa a Indian Wells lo scorso anno contro Carlos Alcaraz. “Avrei potuto fare meglio quando sono andato in vantaggio di un break nel secondo set, ma giustamente lui (Zverev, NdR) ha reagito. Anche nel terzo, dopo il mio break, Sascha ha cominciato a rispondere molto meglio, ma io sono stato più solido e sono felice di non essermi fatto riprendere“. Medvedev si riferisce alle quattro palle break cancellate nel quarto game del terzo set, coincidenti con le ultime chance concesse a Zverev per rientrare in partita.
Nella finale di domani contro Sasha Bublik, bravo a battere anche Karen Khachanov, Daniil andrà a caccia di un titolo che gli sfugge da oltre due anni: l’ultima volta che il tennista nato a Mosca è stato fotografato sorridente con un trofeo in mano risale agli Internazionali d’Italia del 2023.
ALCARAZ IN FINALE AL QUEEN’S, MA C’È UNA SORPRESA – Battendo nel derby di semifinale Roberto Bautista Agut, Carlos Alcaraz si è assicurato la possibilità di giocare la sesta finale della stagione, con l’obiettivo di vincere il quinto titolo. Negli ultimi cinque tornei disputati – Montecarlo, Barcellona, Roma, Roland Garros e, appunto, Queen’s – Carlitos è sempre arrivato in fondo e solo Rune in Catalogna gli ha soffiato la coppa. Dopo il rovescio contro il danese, fanno diciassette vittorie in fila. Nemmeno malissimo.
I tifosi britannici, che si aspettavano una partitona in finale tra il fenomeno da El Palmar e il loro Jack Draper, dovranno accontentarsi di sostenere l’underdog Jiri Lehecka. Il beniamino di casa, capace lo scorso anno di buttare fuori l’allora detentore del titolo Alcaraz negli ottavi di finale, è stato infatti battuto a sorpresa dal ceco al terzo set al termine di un match altalenante alquanto. Consoliamo idealmente il povero Jack, il quale si era presentato nel club della Regina spolverando per la prima volta tra i mattoncini rossi di casa un luccicante ranking da alto top 10 e desideroso di esibirlo nel match che tutti si aspettavano. Pazienza, sarà per la prossima. Ah, la prossima è Wimbledon.