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    TennisTalker MagazineTennis TTIntervisteMauro Ricevuti nominato nuovo direttore del Challenger di Torino: “Ringrazio chi ha pensato a me“
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    Mauro Ricevuti nominato nuovo direttore del Challenger di Torino: “Ringrazio chi ha pensato a me“

    Abbiamo incontrato Mauro Ricevuti, il direttore del prossimo Challenger di Torino che si disputerà dal 12 al 19 maggio nel capoluogo piemontese

    La prossima settimana avrà inizio il Piemonte Open Intesa San Paolo che ospiterà giocatori di tutto rispetto. Se agli Internazionali d’Italia non raggiungeranno la seconda settimana, ci saranno i nostri beniamini Musetti, Darderi, Sonego, Cobolli e Nardi.

    Ma non solo! Sono presenti nell’entry list anche Navone, neo campione a Cagliari, Fucsovic e Struff.

    Il circolo prescelto è ancora una volta il Circolo della Stampa Sporting di Torino.

    Mauro Ricevuti, non avendo potuto fare carriera come giocatore a causa di un grave infortunio al ginocchio, è un tuttofare del tennis.

    Ora deve la sua maggior fama come opinionista Tv di Supertennis per cui lavora da parecchi anni.

    Buongiorno Mauro, come hai scoperto il tennis?

    Ho iniziato a giocare a tennis a 10 anni. Nel 1978 ho raggiunto la classifica A e poi un grave infortunio ad un ginocchio, all’epoca non rimediabile, mi ha portato verso l’insegnamento e la scuola nazionale maestri

    Quando hai capito che il tennis potesse diventare un lavoro?

    Più che un lavoro l’ho sempre considerato una passione e così lo è ancora. Infatti lavoro ancora senza fatica. 

    Ti sei occupato di tante cose nel Tennis, ma quale ti ha appassionato di più?

    Per la stessa ragione che ti ho appena citato non c’è una cosa migliore di altre, ma se dovessi proprio scegliere forse quella di coach, per il piacere di poter aiutare qualche ragazzo che fatica ad emergere. 

    Hai collaborato per anni con Head, quale racchetta ti ricordi con maggior piacere?

    Graphite pro, quella con cui ho iniziato!

    Sei stato anche Tecnico Federale. Quale giocatore, fra quelli che seguivi, ha poi fatto più strada?

    Nargiso, Furlan, Caratti, Brandi e molti altri  

    Hai qualche aneddoto da raccontare di quel periodo?

    Ancora oggi con Diego  Nargiso ricordiamo quando una volta, costretto dal suo carattere giovanile, diciamo… esuberante, fui costretto ad allontanarlo da centro, costringendolo inoltre ad interrompere una partita di torneo che stava disputando.

    Lo riammisi dopo qualche ora, non alla partita, ma al centro, perché mi sembrava che avesse capito anche lui l’errore. Me lo conferma ancora oggi!

    Ora sei a Supertennis e sei un commentatore molto apprezzato. Come Ti trovi in questo ruolo?

    Ci sono arrivato per caso e, dopo ovvie iniziali difficoltà, mi piace vedere, studiare, analizzare ed entrare nel merito di ogni partita che dovevo commentare.

    Dopo più di dieci anni di costante lavoro fatto con lo stesso metodo è diventato qualcosa che spero sia apprezzato.

    A Supertennis mi trovo come in ogni altra situazione in cui c’è il tennis di mezzo: appassionato!

    Mauro Ricevuti

    Quale tennista del passato ti è rimasto particolarmente impresso?

    Laver .. il n 1

    Escludendo Sinner, quale giocatore italiano ti piace particolarmente?

    Sinceramente con il lavoro che faccio, ed anche senza tanti problemi, non sono un vero tifoso.

    Di ognuno e di ogni partita mi piace sottolineare le parti positive sia personali che tecnico-tattiche.

    Raramente sono gli aspetti negativi quelli rilevanti, anche perché ritengo che ogni vero atleta sfrutti ogni partita per migliorarsi e che per farlo usi più i lati positivi che quelli negativi 

    Sei stato nominato direttore al Challenger di Torino. Cosa provi per questo importante incarico?

    Ringrazio solo chi ha pensato a me. Lo ritengo un incarico come altri dove cercherò di fare le cose giuste per il torneo, i giocatori, il pubblico e, ovviamente , anche per la FITP che ne è l’organizzatore . 

    I titoli (direttore, manager, etc) non mi interessano più, conta solo il buon operato! 

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