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    Sostenibilità e Sport: alcuni dati statistici di crescita

    Il percorso verso la sostenibilità non è (ancora) scontato

    Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema sempre più importante nel mondo dello sport.

    Il termine sostenibilità, oggi inflazionato e usato spesso in modo improprio, appare nei documenti ufficiali per la prima volta nel 1987, quando presidente della Commissione Mondiale su Ambiente e Sviluppo (World Commission on Environment and Development, WCED,) istituita nel 1983, presenta il rapporto «Our Common Future» (Il futuro di tutti noi), formulando una linea guida per lo sviluppo sostenibile ancora oggi valida:

    «Lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri».

    La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale non poteva non coinvolgere anche l’industria sportiva, e tale da spingere atleti, squadre, organizzazioni e governi ad adottare pratiche più sostenibili.

    Secondo un rapporto di Allied Market Research, il mercato globale dello sport sostenibile dovrebbe raggiungere i 24,7 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9,8% dal 2021 al 2028.

    Si moltiplica il numero degli eventi sportivi sostenibili, o che adottano gradualmente pratiche sostenibili, basti pensare alle Olimpiadi di Parigi 2024 di cui l’organizzazione nel primo anno di preparazione aveva annunciato l’intento a diventare le prime Olimpiadi climaticamente neutre. A pochi mesi dall’inizio i Giochi ora puntano a dimezzare le emissioni di Co2 rispetto a Rio 2016  … no carbon neutral….

    Cresce il numero di aziende che sponsorizzano eventi e squadre sportive con valori sostenibili. E parimenti gli investimenti in società e iniziative sportive sostenibili sono in aumento.

    E cresce il numero di aziende sportive che sta adottando iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale e sociale attraverso l’utilizzo di materiali riciclati, la riduzione delle emissioni, il sostegno a cause sociali e ambientali….

    Cresce anche la consapevolezza del pubblico sempre più interessato alla sostenibilità nello sport e non solo. La nuova ricerca annuale che IPSOS ha condotto per l’undicesima edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione sociale rivela che  “il 46% degli italiani è pronto a scendere a compromessi sullo stile di vita a beneficio dell’ambiente, ad esempio consumando meno energia, mangiando meno carne o limitando la plastica monouso.

    Quando però il comportamento sostenibile va a incidere in modo importante sulle finanze personali, la quota di virtuosi si riduce diventando meno di un terzo (31%) e in aggiunta si evidenzia il raffreddamento di credibilità verso i comportamenti delle aziende: “mediamente gli italiani ritengono che meno di un’azienda su 3 sia davvero impegnata nella trasformazione sostenibile”.

    Crescono le iniziative come, per esempio, La Carta di Clima della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC): un impegno per la riduzione delle emissioni di gas serra e la promozione di pratiche sostenibili nel calcio italiano.

    The Ocean Cleanup: una collaborazione tra la Formula 1 e l’organizzazione no-profit per la pulizia degli oceani dai rifiuti plastici. Parley for the Oceans: un’iniziativa che coinvolge atleti e squadre sportive per sensibilizzare sul tema dell’inquinamento da plastica negli oceani.

    Poi, per carità, “sostenibilità” è un termine ancora in via di definizione e questo ne consente l’inflazione e l’abuso (il c.d. greenwashing o nel nostro caso “sportwashing”…).

    Non possiamo a questo proposito non notare però che, nonostante la crescita del movimento per la sostenibilità nello sport, ci siano ancora molte sfide da affrontare e che la carenza di dati e informazioni affidabili sull’impatto ambientale e sociale dello sport renda difficile per le organizzazioni prendere decisioni informate su ciò che è o non è “truly sustainable”. C’è inoltre probabilmente da intraprendere nel mondo dello sport un percorso culturale che dia priorità alla sostenibilità.

    (Enrica Formaglio)

    Fonti

    • Allied Market Research
    • Parigi 2024
    • The Ocean Cleanup
    • Parley for the Oceans

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