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    TennisTalker MagazineNewsEmma Raducanu, i tempi della maturazione al di là di pretese deliranti 
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    Emma Raducanu, i tempi della maturazione al di là di pretese deliranti 

    Da quando ha vinto lo US Open a settembre partendo dalle qualificazioni su Emma Raducanu si è riversato un vero e proprio accanimento mediatico. Una risonanza eccessiva, distorta è stata attribuita a ogni più piccolo cambio di passo della tennista britannica sia dentro che fuori dal campo. L’impresa è stata si, senza eguali, e la ribalta sulla quale si è vista d’improvviso catapultata le ha spalancato possibilità, in particolare dal punto di vista delle sponsorizzazioni, alla portata di poche affermate giocatrici nel giro WTA. Tuttavia dall’equazione non si può togliere bellamente la necessità di un percorso di crescita più graduale, fatto di tempo e lavoro duro lontano dai riflettori. A inquadrare il processo che sta attraversando la Raducanu in un’ottica lungimirante è stato l’ex n. 1 britannico Andrew Castle. Di seguito vi riproponiamo le sue parole.

    “Non l’ho ancora metabolizzato, da dov’è venuta e dov’è adesso e quanto velocemente è successo tutto. Noi che siamo addentro al gioco diciamo non abbiate fretta… difficilmente la vedrete vincere un altro Grande Slam a breve”.

    “Avrà bisogno di due o tre anni per diventare una giocatrice da WTA Tour a tutti gli effetti. Lo so che ha vinto lo US Open senza perdere un set, dieci partite facendosi largo dalle qualificazioni, ed è straordinario. È stata una dimostrazione di talento, quasi un’aberrazione, una specie di follia che si sia aperta la strada fino a vincerlo.

    “A chiedere alla gente di essere paziente (con lei) adesso, non penso che capiscano davvero. E così la considereranno senza speranze se uscirà al primo o al secondo turno di qualche evento ma questo è quel che succederà. Questa è la vita nel Tour. Anche la n. 1 al mondo perde delle partite”.

    “È questione di aspettare e permetterle di guadagnare e accumulare esperienza, permetterle inoltre di adattarsi a dell’aria piuttosto rarefatta (com’è ad altitudini del genere). Non può fare le cose come le faceva prima. Un attimo giochi al tuo meglio e nessuno ha mai sentito di te e quello dopo hai soldi, gloria e fama istantaneamente. Non che mi dispiaccia per lei ma è una prova considerevole”.

    Castle è convinto che la Raducanu possieda qualità eccezionali, un’ottima base che se coltivata sapientemente potrà permetterle in futuro di vincere altri Major. 

    “Circondarsi di brave persone e colpire palline da tennis, perché alla fin fine è di questo che si tratterà. Lei colpisce la pallina magnificamente bene. Il suo movimento è quel che fa la differenza. La sua lentezza quando ne ha bisogno e poi quell’esplodere attraverso la pallina sono abbastanza rari. 

    “Quel tipo di lentezza e poi quel peso portato attraverso la pallina… Sampras lo faceva. Mi sono allenato con lui e la maniera in cui colpiva la pallina era come se ti arrivasse una mazzata”.

    Fonte: https://www.tennis365.com/wta-tour/emma-raducanu-future-exclusive/

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