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    L’inqualificabile gesto di Zverev

    Se l’è vista brutta Alessandro Germani, l’arbitro di sedia nel match Melo/Zverev – Glasspool/Heliovaara valido per l’accesso ai quarti del 500 di Acapulco. Prima si è preso gli insulti del n. 3, che ha platealmente contestato una sua decisione arrivata in un momento concitato della partita senza mandarle a dire “Guarda dove ha rimbalzato la pallina! Guarda dove ha rimbalzato la pallina! È il tie-break e sono 8-6, guarda dove ha rimbalzato la pallina! Porca puttana! Guarda dove ha rimbalzato la pallina, è la tua linea! È la tua cazzo di linea! Sei un fottuto idiota!”. A match perso, nel dirigersi verso la sua panchina il tedesco devia e si avvicina alla postazione di Germani, sferra con la racchetta tre pesanti colpi intimidatori che mancano di poco i piedi del giudice, poi rincara la dose: “Ha distrutto l’intero cazzo di match! L’intero cazzo di match!”, e via un ultimo colpo mentre si gira per tornare alla panchina. 

    Immediato il provvedimento dell’ATP che l’ha espulso dal singolo per “condotta antisportiva” mettendo fine alla sua campagna messicana – Zverev avrebbe dovuto affrontare agli ottavi il connazionale Gojowczyk.

    Ai social Zverev ha affidato il suo mea culpa: “È difficile esprimere a parole quanto io mi penta per il mio comportamento durante e dopo il match di doppio. Mi sono scusato privatamente col giudice di sedia perché il mio scoppio nei suoi confronti era sbagliato e inaccettabile, e da me stesso non sono che deluso. Non sarebbe dovuto accadere punto e basta, non ci sono alibi, vorrei anche scusarmi coi miei fan, col torneo e con lo sport che amo. 

    Come sapete lascio tutto sul campo. Ieri ho lasciato troppo. Userò i giorni a venire per riflettere sulle mie azioni e su come io possa assicurarmi che ciò non torni a ripetersi. Sono dispiaciuto di avervi deluso”.

    Probabilmente arriveranno sanzioni pecuniarie, vedremo se affiancate da una squalifica più o meno prolungata.

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