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    Sinner perde a Parigi: a rischio le ATP FINALS

    Premessa e contesto – Al suo debutto nel prestigioso torneo parigino Sinner – primo turno saltato grazie al bye – ha affrontato lo spagnolo classe ‘03 Carlos Alcaraz, uno dei migliori prospetti giovanili del panorama internazionale (nazionalità e stile di gioco alimentano i paragoni con Nadal). La sfida – già di per sé impegnativa – assumeva una carica ancora maggiore se considerata la sua rilevanza in chiave qualificazione alle ATP Finals di Torino, corsa in cui l’altoatesino – prima in ottava posizione, l’ultima buona – causa la sconfitta viene scavalcato dal polacco Hurkacz, lui sì qualificato agli ottavi insieme a Ruud e Norrie, anche loro concorrenti diretti nella corsa agli ultimi due posti disponibili. L’entità dei danni provocati da quest’eliminazione immediata dipenderà dalla profondità del percorso al torneo dei rivali dell’italiano. 

    La partita – Gli scossoni in apertura di partita non mancano, con Sinner che al primo game ingaggia un serrato tira e molla fin dalle prime battute, riuscendo – dopo quattro deuce e due break points – a rubare il servizio allo spagnolo (decisivo un errore non forzato, un dritto inside-in spedito sul fondo). Alla spallata Alcaraz risponde con una di suo. Salito sul 40-30 nel secondo game si mangia il primo break point ma centra  il secondo (peccato, in uscita dalla battuta Sinner dominava il campo ma il suo rovescio se ne va largo di molto); è controbreak e parità ristabilita. La quiete dura il tempo di un game, il terzo (vinto dallo spagnolo col punteggio di 40-15), dopodiché ecco di nuovo tornare fuoco e fiamme al quarto. A essere messo alla prova è Sinner, costretto ad affrontare due volte la minaccia di un break point prima di prevalere e salvare il servizio. Da qui in poi i due si avvicendano alla battuta riuscendo senza troppi intoppi a portare a casa i rispettivi game, è così spianata la strada verso il tie-break. Lo spareggio purtroppo non lascia scampo all’italiano, schiacciato dall’avversario con un netto 7-1. Sorprende come Sinner – che si sa avere un’ottima risposta – non sia riuscito a imporsi in questo aspetto del gioco, con Alcaraz che nel primo set ha messo a segno più punti dell’altoatesino sia sulla prima che sulla seconda risposta – impressionante invece nel secondo set la differenza di punti racimolati sulla prima risposta (21% per Sinner e 43% per Alcaraz). Ancor più significativo sarà a fine partita il totale di vincenti ed errori non forzati, rispettivamente 26 e 20 per Alcaraz, mentre 20 e 43! per Sinner.

    Le turbolenze che si sono registrate nel secondo set hanno tutte visto lo spagnolo col coltello dalla parte del manico: tre i break points che Sinner rimonta sia nel terzo che nel quinto game. Detto ciò è all’undicesimo che l’italiano naufraga – avanti 40-15 Alcaraz stavolta non si lascia scappare di mano la situazione e si aggiudica già il primo break point. Al game successivo è tutto finito sul 40-30, al secondo match point. Dopo le recenti vittorie riportate contro Murray e Berrettini il giovane spagnolo dimostra ancora una volta la sua caratura piegando sotto i suoi colpi un altro nome importante.

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