Cari talkers,
il titolo è una citazione di Charles M. Schulz che ho trovato in un calendario con le battute più ‘divertenti’ del 2021. Ce n’erano altre, tipo: cosa regali a un tennista per Natale? Il Voltaren..’, seguito da: ‘a Natale si riscoprono i valori più alti: colesterolo, trigliceridi e glicemia’. Lo so siamo molto simpatici fate senza dircelo. E sì, vi autorizziamo a riproporre queste perle con chi si allena con voi. Il primo tennista che non ride perde 10 punti nel ranking, parola di Tennistalker.
Avendo scritto ormai fin troppi biglietti di Natale vi avviso che in questo articolo non saranno presenti parole quali ‘buone feste, buon Natale, un caldo abbraccio, non vedo l’ora di rivederti per le feste! (magari quelle del 2050), saluti a te e famiglia’ e così via. Se avete idee su cosa scrivere nei biglietti inseritelo qui sotto che me ne mancano giusto un paio per chiudere la lista dei regali fatti, che mi hanno causato un bel mal di testa da shopping compulsivo. In più, all’aumentare del volume delle canzoni di Michael Bublè che risorge dalle ceneri per le feste e ci spacca i timpani nel reparto ‘consigli natalizi per colleghi poco simpatici’ è sceso il volume del mio conto in banca, che mi porterà a gennaio a vivere di pane e acqua.
Nel mentre ho cercato su google ‘si può vivere di soli pane ed acqua?’, e sembra un si. Nel caso lo steste cercando anche voi, l’ho già fatto io. Non ringraziatemi.
Ma tralasciando l’inutile digressione, ci chiediamo: come vivete le vacanze imminenti? Vi allenerete per queste feste?
A volte, perdere la routine che si è tanto odiato durante tutto l’arco dell’anno, può non essere semplice.
Le file in tangenziale per arrivare a lavoro, il cielo grigio, i 10 caffè amari della macchinetta dell’ufficio, il collega che non vi risponde alle email perché la sua terapeuta gli ha rilasciato un certificato che dice ‘il mio paziente, meteoropatico da 37 anni, è giustificato ad ignorarvi fino a data da prestabilirsi’, le scadenze e la mascherina sempre addosso che crea quel microclima stagnante e che sa di acido butirrico, le riunioni alle due e mezza di pomeriggio o alle sette di sera del venerdì, e cosi via.
Rinunciare a tutti questi piccoli fastidi quotidiani, che sono però una certezza, può causare stress. Rivedere la famiglia, gli amici, i parenti, per due o tre settimane consecutive non facilita sempre le cose. Perché che vi piaccia o no, non tutti amano le domande della cena della Vigilia dei parenti ultra ottantenni che esordiscono con: ‘e il lavoro? E la casa? e i figli quando li fai? E se li hai fatti perché solo sette? Perché non ti sposi? Perché ti sei sposato? Ti vedo male. Sei grasso.. e anche un po’ pelato’.
E a tutto questo si aggiungono le ansia da regalo. ‘E alla pro zia cosa le prendo? A suo marito che non vedo dal ’97? Ma devo regalare qualcosa anche al gatto? Ho letto su google che sono suscettibili’.
Cari talkers, ovviamente si scherza, mi auguro che siate più fan di me delle feste natalizie, e che ci crediate o no, anche io amo passare il tempo con i miei cari, domande scomode incluse.
Voi da che parte state? ‘All I want for Christmas is you’ a tutto volume o vi scolate un blister di sonniferi e vi risvegliate a gennaio? Un consiglio è certo: allenatevi, allenatevi tanto. O preferite rilassarvi? Il tennis, per un amante veritiero, non si ferma mai. Non smettere di allenarsi potrebbe essere la giusta dose di endorfine che vi permetteranno di affrontare le vacanze col sorriso, sia che siate in compagnia di amici e parenti, sia che siate in compagnia di un gatto grasso e peloso, di una cioccolata calda e di un film su Netflix.
Quindi talkers, racchetta in borsa anche alle cene, si sa mai che ci scappi una partita!
A presto,
Giulia Guidetti for Tennistalker