Il Coronavirus ha messo in ginocchio anche il mondo dello sport. É un dato di fatto. D’altronde, era da immaginarselo che un virus di portata mondiale come questo non avrebbe permesso che si tenessero incontri sportivi così importanti.
Quello che inizialmente sembrava una news utilizzata dai media per ingigantire una situazione che in realtà così grave non era, si é trasformata ben presto in un problema vero e proprio per tutti quanti.
Uno dei modi per frenare l’epidemia, o meglio, la pandemia, essendo diventata di carattere mondiale, é evitare il più possibile il contatto con altre persone. Il nord Italia lo sa bene, essendo ormai diventato in gran parte zona rossa, con scuole chiuse e comuni blindati.
Il torneo di Indian Wells, in California, é uno dei preferiti dai tennisti professionisti. Una meta talmente ambita da portare atleti come Sonego, Mager, Travaglia e Fognini a fare le ore piccole pur di arrivarvi nonostante il match di coppa Davis appena conclusosi a Cagliari.
E invece, proprio all’ultimo, quando ormai i tennisti erano già arrivati sul suolo americano, ecco arrivare la disdetta. A seguito di un paziente positivo al Coronavirus nell’area Californiana, si é optato per la cancellazione della manifestazione sportiva. É stata considerata infatti come ad alto rischio visto il numero di partecipazioni che avrebbe comportato.
“Non è nel pubblico interesse di tifosi, giocatori e zone limitrofe che questo torneo si svolga. Dobbiamo unirci per proteggere la comunità dall’epidemia di coronavirus”, sono state queste le parole di David Agus, professore di medicina, usate per giustificare la posticipazione del match.
Dopo la segnalazione di 114 casi di coronavirus, il governatore della California ha dichiarato lo stato di emergenza.
Ora non si aspetta altro che sapere se sará rimandato anche il Master 1000 di Miami, in programma tra un paio di settimane. Staremo a vedere!