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    L’elisir di lunga carriera di Andy Murray

    L’attesissima sfida contro Djokovic agli ottavi del Master 1000 di Madrid è saltata perché Murray, ammalatosi nelle ore precedenti l’incontro, si è visto costretto a un ritiro. Una piega sfortunata, certo, tuttavia non si può negare che Murray non faccia che progredire quanto al suo stato di forma, un miglioramento dietro al quale ci sta anche la ricerca scientifica. 

    A riportare indietro le lancette dell’orologio per Andy Murray hanno contribuito la dott.ssa Eva Carnerio –  esperta degli effetti dei peptidi di collagene, la stessa che nel 2015 lasciò il Chelsea causa problemi con Josè Mourinho – e il nutrizionista Glenn Kearney. I due, collaborando col tennista scozzese, hanno prodotto il TRR, un integratore già disponibile in commercio che combina, tra gli altri ingredienti, collagene marino, curcuma e rame.

    I dati dell’Australian Open parlano chiaro: nell’edizione di quest’anno Murray ha servito quasi 10km/h più velocemente rispetto al 2017, quand’era n. 1 al mondo. Sorprende ancora di più che la sua “velocità di movimento al 90° percentile” – una complessa unità di misura usata per analizzare la mobilità – sia passata da 11,7km/h nel 2017 a 13,6km/h quest’anno – magari 13,6 km/h non vi suonerà granché ma dovete considerare che si tratta di un contesto fatto di brevi movimenti laterali, in cui nel giro di due tre passi si va dall’essere fermi al raggiungere la pallina, e ciò lo rende un dato notevole. 

    Questa l’opinione della Carnerio sul campione di Glasgow: “Murray è incredibilmente esperto. Il tipo di atleta che costantemente prova a indagare la scienza e tenta di capire come possa aiutarlo. In quanto medici professionisti stiamo scoprendo che cose che credevamo impossibili non lo sono più. Atleti come Andy e Rafael Nadal stanno infrangendo limiti su tutti i fronti. Sono persone eccezionali, molto intelligenti, educate, pronte a fare esami medici ed analizzarli, ad accettare consigli e a superare quelle che percepiscono come sfide”. 

    “Nei loro confronti dobbiamo essere riguardosi, comportarci in modo etico ed essere pronti a discutere del loro futuro e della loro qualità di vita con i loro famigliari. Vogliamo che una volta ritirati si godano la vita, non che soffrano a causa di scelte prese adesso”.

    “Ma loro hanno assemblato squadre di esperti qualificati di cui si fidano. Sono molto bravi nella valutazione dei rischi, nel prendere decisioni di gruppo, e successivamente nell’avere la forza mentale di spingersi a fare quel che devono fare”.

    Quanto all’efficacia dell’integratore, ecco quel che ha detto Kearney: “Se vai all’essenziale e chiedi ‘Che prove ci sono in merito?’ Ci sono lunghi studi che si stanno conducendo riguardo a tutti questi ingredienti presi singolarmente. Ma come cocktail di diversi componenti – che sia collagene o acido ialuronico – ne sappiamo abbastanza da poter dire che se hai nelle giunture scricchiolanti saresti sciocco a non assumere qualcosa così”.

    “Naturalmente ci sono molti elementi che concorrono a quel che Andy sta facendo. È questione di allenamento, di recupero, del suo straordinario focus sull’essere la versione migliore di sé come atleta. Personalmente sono rimasto stupefatto da come lotti per guadagnarsi qualsiasi cosa in questa fase avanzata della sua carriera. Ho sempre pensato che avesse nelle corde un’altra cavalcata in uno Slam. Forse potrebbe accadere quest’estate a Wimbledon”.   

    Fonte: https://www.telegraph.co.uk/tennis/2022/05/04/revealed-andy-murray-rejuvenated-help-former-chelsea-doctor/

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