La danese domina per un’ora, poi Lucia strappa un break, tiene un turno pulito e annulla due match point, ma raccoglie solo tre game. Troppo tardi per cambiare la trama
Clara Tauson ha battuto Lucia Bronzetti 6‑1 6‑2 in un’ora e quindici minuti, conducendo la partita con piglio sicuro, quasi geometrico. La danese ha giocato con misura: profondità, anticipo, e risposte che spezzavano il tempo. Bronzetti ha inseguito praticamente sempre: nei servizi, nei ritmi, nei piedi. Con la seconda palla ha vinto solo il 17 % dei punti, un macigno che ha reso la partita ancora più sbilanciata.
Tauson ha convertito cinque delle sei palle break che le sono state concesse e ha costruito il suo margine da lì. Bronzetti ha avuto due sole opportunità nel primo set, evaporate in un lampo. Il resto è stato dominio disciplinato da parte della danese.
Sotto 5-0 nel secondo set, Bronzetti ha cercato una chiusura meno bruciante: Lucia ha strappato il break, poi ha tenuto il servizio a 15. Nel game successivo ha annullato due match point consecutivi e sprecato anche una palla break, prima di cedere sul 6‑2. Non una rimonta, magari, ma un piccolo gesto che ha reso la conclusione meno amara, e tutto sommato più dignitosa.
Tauson ha messo in campo continuità e lucidità; Bronzetti ha ceduto senza attenuanti ma trovando il modo, almeno alla fine, di restare dentro il punteggio. Ha lasciato in campo numeri sconfortanti Lucia – quel 17% di punti vinti sulla seconda grida vendetta -, ma anche un ultimo game che racconta qualcosa. Al prossimo turno la danese affronterà la vincente dell’incontro tra Magdalena Frech e Yuliia Starodubtseva. Lo farà riposata il giusto.