Meritatissima vittoria del giovane tennista italiano che ha disputato una partita difficile ed emozionante contro il due volte finalista Slam nel 2022 Casper Ruud. Un primo set in cui abbiamo assistito ad un tennis tattico, ricco di variazioni in grado di scardinare la solidità di un giocatore che da fondo campo non concede quasi nulla. Lorenzo prende sempre in mano l’iniziativa e lascia solo briciole nei suoi turni di battuta, ma il norvegese difende bene e, seppur lottando sul suo servizio, riesce a mantenere in equilibrio il risultato. Un po’ precipitoso nel game decisivo di questo parziale, Musetti per la prima volta perde purtroppo la lucidità necessaria e dimostrata fino a quel momento e con tre errori consecutivi si lascia rimontare e scavalcare, perdendo il set per 6-4.
Tante volte abbiamo elogiato recentemente lo stato di grazia di questo ragazzo che sta migliorando partita dopo partita ottenendo risultati strepitosi vincendo anche contro avversari di ranking superiore, ma a cui manca ancora esperienza e un numero sufficiente di partite di questo livello. Non tutti gli avversari sono però uguali, oggi ha di fronte un top-5 che non si fa mettere sotto facilmente. Solidissimo da fondo, magari non un fenomeno a rete, tennista esperto che non perde mai la testa, costringe Musetti a giocare il suo miglior tennis.
Deluso però dall’esito del primo set, il carrarino all’inizio del secondo sembra rischiosamente meno propositivo e brillante. Senza la sua creatività e contro un Ruud che sta salendo anche nel servizio, Lorenzo non può permettersi di diventare troppo conservativo, adeguarsi al ritmo e al grado di rischio del norvegese, limitandosi a difendere. Grazie però a qualche errore inaspettato di Ruud, arriva finalmente il break e il momento di mettere la testa avanti. Vantaggio che l’avversario recupera subito approfittando di qualche sua scelta discutibile di girarsi ostinatamente sul dritto anche quando non ci arriva comodamente. Si ritorna in equilibrio.
Ruud tiene il turno successivo ma commette qualche errore in più e si innervosisce. Sul 4-4, per Lorenzo è il momento di ricominciare a rischiare e prendere in mano la situazione. Ci riesce benissimo, strappa il servizio all’avversario e tenendo anche il turno di battuta a zero, incassa il secondo set 6-4.
Inizia così il set decisivo, Lorenzo risponde meglio, costringe spesso a rete Casper che non si trova completamente a suo agio in quella parte del campo e con gli errori aumenta anche il suo nervosismo. Nel quinto game, l’italiano ritrova la grinta iniziale e si riporta avanti di un break. In questo momento davvero delicato in cui è essenziale mantenere la lucidità, ci regala dei recuperi pazzeschi e vincenti mozzafiato che gli consentono di consolidare il vantaggio. Ruud sembra andare un po’ in confusione, si consegna a Musetti con alcune discese a rete a dir poco azzardate, ma riesce a rimanere attaccato. Torna in scena la fantasia tattica di Lorenzo che sposta il norvegese fuori posizione e finalmente nel gioco decisivo in cui deve tener testa alla pesantissima responsabilità di servire per il match, ci regala una rassegna impressionante del suo repertorio: un passante miracoloso, una deliziosa demi-voleé, un ace e un’altra bella voleé. Termina dunque 6-4 una sfida spettacolare in rimonta, orgoglioso per aver dimostrato ancora una volta i miglioramenti ottenuti con il duro lavoro della stagione.
Ai quarti per la prima volta in un Masters 1000, venerdì dovrà vedersela con il vincente tra Djokovic e Khachanov, entrambi campioni di passate edizioni di questo torneo (6 vittorie il serbo e una il russo).
Addio a Torino per la coppia Fognini/Bolleli
Sconfitta amara al terzo turno contro l’olandese Middlekoop e l’esperto indiano Bopanna per 6-4 7-5. Gli azzurri non riescono a sfruttare un break di vantaggio nel secondo parziale e dicono definitivamente addio alle Atp Finals di Torino.