“Accumulare sedici vittorie in fila con le giocatrici e il livello qualitativo presenti nella categoria femminile – e senza avere un vero calo, senza avere una vera delusione – è quasi inaudito nella categoria femminile, e questo è quel che la rende così speciale, questo è quel che fa di lei la giocatrice n. 1 al mondo. Penso che anche se Ashleigh Barty non si fosse ritirata, Iga sarebbe comunque diventata la n. 1”.
“Quello che mi impressiona di lei è – come con Alcaraz – la fame. Torno al concetto di fame perché lei ha una grinta, una grinta così forte, e si impegna a tal punto nel gioco da forzarsi a restare nel momento e lei c’è per ogni singolo punto. È quella forza mentale ciò che davvero la catapulta al vertice. Mentalmente lei è la giocatrice più tosta là fuori, e pure di parecchio. È su un altro livello. Quanto a gioco si muove in maniera così esplosiva. È esplosiva sia come meccanica del colpo che come colpi. Il suo cambio di mentalità, frutto dell’aiuto del suo nuovo allenatore, l’ha portata dall’essere una che contrattacca all’essere una giocatrice aggressiva”.
“Penso che il cambio di allenatore abbia aiutato. Credo che quello che più mi impressiona è che non vedevo nessuno eccellere tanto difensivamente quanto offensivamente, mentre lei ha entrambe queste componenti. Un’altra sua risorsa è il modo in cui entra in campo e attacca costantemente ogni pallina. Quindi ancora, riassumo, considerando la sua forza fisica e quella mentale credo che lei non sia una da un solo Grande Slam, arriverà alla doppia cifra”.
“Penso che Naomi e Iga al loro meglio potrebbero essere la nuova grande rivalità e potremmo vedere molte finali tra queste due. Credo che lei (Swiatek) sia la principale favorita per il Roland Garros, penso che avere la fiducia che si è guadagnata in precedenza sulla terra rossa sicuramente l’aiuterà. Iga ha dato prova di essere una giocatrice da cemento, ma il suo vero punto forte all’inizio era la terra rossa e penso che, per quanto aggressiva sia diventata, lei possa lo stesso contare sul contrattacco e sulla difesa. Ha tutti gli ingredienti: attacco, difesa, contrattacco e ritengo si debba averle tutte e tre quando si gioca sulla terra battuta, e si deve saper scivolare. Visto come scivola sul cemento, sulla terra rossa non avrà problemi, si muove in maniera fenomenale.
“La sua condizione fisica è fenomenale, è per forza la principale favorita all’inizio dell’Open di Francia, ha l’esperienza, si è tirata fuori dai guai in partite difficili, sa quanto brave siano certe giocatrici siano. Ashleigh Barty non gioca più e Ash sarebbe stata una di quelle giocatrici in grado di essere sul serio una minaccia per lei, perché lei l’Open di Francia l’ha vinto”.
“Non puoi guardarti indietro una volta che sei n. 1, devi continuare a guardare avanti. Devi renderti conto di avere un bersaglio sulla schiena e che tutte vogliono batterti, tutte vogliono toglierti la prima posizione in classifica. Nessuna sentirà pressione a giocare contro di te per cui giocheranno al loro meglio.
“Deve stare coi piedi per terra, regolarsi, continuare a lavorare duro. C’è da lavorare più duramente quando sei n. 1 perché è come se dovessi dire alla gente: ‘statemi alla larga, statemi alla larga, mi siete addosso’. Tutti ti stanno alle calcagna e ciò gli dà più motivazione per batterti, per cui devi lavorare più duramente. Lei dovrà continuare a migliorare, lavorare più duramente, mantenere un equilibrio emotivo e regolarsi, non deve guardarsi indietro e festeggiare troppo perché poi si perde d’occhio il presente e il futuro. Quando parlo di regolarsi penso ai campioni che, quando hanno una qualche settimana di pausa, si prendono quelle settimane di pausa: non pensano al tennis; mi ricordo che andavo in spiaggia, mi stendevo, leggevo delle riviste, dei libri, andavo a vedere dei film, a fare spese, passavo del tempo con la famiglia. Penso che servano delle settimane di pausa, serve un po’ di tempo per ricaricare le batterie. Quindi le direi di continuare a fare quello che sta facendo, sapendo, semplicemente, che le altre giocatrici le daranno la caccia, ma anche sapendo che c’è un motivo per cui è n. 1, ed è perché è la migliore giocatrice e non deve perderlo di vista”.
Fonte: https://www.eurosport.com/tennis/roland-garros/2022/even-if-ashleigh-barty-hadn-t-retired-iga-swiatek-would-have-reached-no.-1-chris-evert_sto8873244/story.shtml
Sono sempre stato un fan sfegatato di Chris Evert, ma su questo argomento non sono d’accordo, Barty era di un’altra categoria, basta vedere gli scontri diretti Barty vs Swiatek a Adelaide e a Madrid.