Nel giro di un’ora e cinquantacinque minuti di gioco Sonego ha superato 6-3, 6-3 Sebastian Baez (n. 74) accedendo così ai quarti dell’Argentina Open. Continua dunque la striscia positiva avviata quest’anno che vede l’azzurro ancora imbattuto nelle gare inaugurali di un torneo (4-0). Senza contare che quello ottenuto oggi è di già il miglior risultato mai raccolto dal torinese al 250 di Buenos Aires, considerato che nel 2019 si fermò agli ottavi mentre nel 2020 non oltrepassò i sedicesimi.
A dare risalto al successo intascato concorre anche la pericolosità di un avversario sì battuto di recente agli ottavi del 250 di Sydney, ma capace sulla terra rossa di dare il meglio di sé – a riprova delle qualità dell’argentino ex n. 1 juniores c’è anche un complimento ricevuto agli AO da Tsitsipas, che di lui ha detto “non ho affrontato tanti dritti potenti quanto il suo”.
Netta tuttavia la disparità in termini di esperienza, visto che Baez fino all’anno scorso era impegnato in tornei Challenger e deve quindi ancora fare il callo a eventi del calibro ATP.
La partita – L’andamento del 1° game lo scrive la mano insicura di Baez. L’argentino pasticcia commettendo un paio di errori non forzati sulle due prime risposte di Sonego – nello specifico un dritto stampato sulla rete e un altro carico di topspin sul fondo; – segnali di debolezza colti nonché immediatamente sfruttati dall’azzurro che prima si porta sul 0-40 chiudendo il punto con un bel dritto inside out, poi, dopo il momentaneo 15-40 merito di un ace sporco, capitalizza alla seconda palla break.
Archiviato un inizio tutt’altro che idilliaco Baez si ritrova addosso la necessità di fare qualcosa al più presto per raddrizzare la partita, un carburante meno pulito dei buoni propositi con cui si scende in campo ma decisamente più efficace. Nel 2° game cambia marcia, il suo gioco diventa più incisivo – eccola l’esplosività del dritto lodata da Tsitsipas – e, se pure non sono mancati un paio di punti concessi da Lorenzo, – parlo di un maldestro rovescio in rete e un altro rovescio, stavolta lungo linea, di poco a lato – nel complesso c’è del merito dietro il break point realizzato sul 15-40.
Siamo al 3° e Baez è di nuovo in battuta, cosa che sorprendentemente sembra farlo regredire alla versione di sé impacciata vista durante il 1° game. Doppio fallo 0-15. Errore non forzato di rovescio 0-30. Incapacità di sigillare uno scambio dominato finendo per spedire sul fondo un rovescio alla volée 0-40. In parte si riprende: un ace e una stupenda palla corta dicono 30-40, ma la rimonta resta monca. Forse per l’inerzia del momento l’argentino sceglie di puntare sull’aggressività e opta per un dritto inside out come risposta al servizio di Sonego, lo slancio però glielo tronca la rete e il game va al nostro.
Ancora una volta, però, a Lorenzo non riesce di confermare l’allungo. Nel 4° infatti Baez parte bene mettendo in mostra specialità quali palla corta e potenza del dritto. Salito sul 15-40 si lascia scappare la prima occasione ma non la successiva, quando a provocare un errore dell’italiano è un dritto inside in sfoderato come risposta alla battuta.
La parità si rompe definitivamente al 7°, frangente in cui tre errori dell’argentino sommati a un vincente sotto forma di silurata col dritto valgono all’azzurro l’ennesimo servizio rubato – vantaggio a questo giro inchiodato grazie a un 40-15 all’8°.
Il sipario cala sul primo set al 9°, e lo fa nonostante l’incredibile resistenza messa in campo dal classe 2000, tanto resiliente da capitolare solo dopo cinque deuce e tre break points/set points.
Anche i primi due game del secondo set sono particolarmente lunghi e ostici, ma ciononostante i rispettivi servizi vengono mantenuti. Sonego se la vede nuovamente brutta al 5°, quando il testa a testa si trascina per quattro deuce fornendo all’argentino tre occasioni di rubargli il servizio – tutte sprecate piuttosto malamente.
Il sorpasso lo sigla il nostro all’8°, non senza provocare lo stupore di pubblico e telecronisti: Sonego detta legge ben piantato col dritto sul lato del rovescio, orchestra il punto andando infine a intascarlo con uno stupendo vincente inside out; ora può correre alla panchina a cambiare racchetta, dato che nel frattempo a quella che stava usando si era rotta una corda.
Come nel primo set Baez si dimostra uno duro a morire, e si direbbe davvero prossimo a riequilibrare la partita non fosse che il primo break point è il nastro della rete a mandarlo in fumo, mentre il secondo glielo nega un gran servizio di Lorenzo.
A consegnare la vittoria all’italiano facendolo esultare alzando i pugni al cielo è una palla corta confezionata dall’avversario ma accolta dalla rete.
Al prossimo turno Sonego si troverà di fronte lo spagnolo Fernando Verdasco.