Buongiorno talker,
come stai? Oggi ti volevo parlare di un argomento che mi sta molto a cuore e che ho vissuto sulla mia pelle: l’autostima. Vista sempre e ovviamente dall’ottica di un’osservatrice attenta del genere umano, con la curiosità e la voglia di conoscere l’altro e il suo vero sé, la sua anima, ciò che si nasconde sotto la superficie.
Mi capita spesso, quando vi guardo giocare e passeggio tra le panchine scambiando qualche chiacchiera con chi è in attesa che tocchi il suo turno per giocare, di sentire frasi come ‘non vincerò mai questa partita, il mio avversario è troppo forte. Non sono all’altezza’.
Ma, in che senso, mi chiedo io? Non sei all’altezza di chi e di cosa?
A volte, può capitare che non ci si senta abbastanza preparati, e questa in realtà può essere anche la verità.
Nel tennis, quando si scende in campo, ogni errore è sotto gli occhi di tutti. E quindi, è bene essere obbiettivi, vedere le proprie lacune e lavorarci sopra per migliorarsi sempre.
Capita invece, a volte, di vedere tennisti preparati, che si sono allenati tanto, che hanno messo il 100% delle loro capacità in quello che fanno, dire: ‘no, io non riesco’.
Ma, questa frase, che a volte esce spontanea, un riflesso incondizionato che è un lascito di quella che può essere una bassa autostima, un’offuscata visione di sé e delle proprie capacità, non è sempre vera.
Ti capita mai di non sentirti all’altezza? Di avere timore di non esserti preparato abbastanza?
Hai mai pensato che questi pensieri possano essere alla base di piccoli errori?
Mi spiego meglio. La mente controlla il corpo e viceversa. Un assetto mentale positivo si rispecchia inevitabilmente in ciò che si fa. E’ come un cantante che canta una canzone e prima di un acuto pensa ‘non ci arriverò’, nonostante le ore di allenamento.
E si, la maggior parte delle volte, quando si pensa ‘non ce la farò’, poi anche la performance viene meno.
Oppure, può capitare anche che nonostante si pensi che non ce la si farà, poi in realtà si riesce. E magari ringrazi il fato e la fortuna.
Ma quale fortuna, mi chiedo io? Certo, si può avere qualche volta la classica, scusatemi il termine, ‘botta di culo’, ma.. è proprio cosi? Non è che forse stai sottovalutando le tue capacità?
Oggi, ti invito a riflettere proprio su questo. Sulla necessità di avere un assetto mentale positivo, sul credere in sé stessi e nelle proprie capacità, guardando in faccia i propri pregi e i propri difetti.
Certo, se tendi a svalutarti, questo cambiamento non avverrà da un giorno all’altro, ma ogni mattina si pianta un seme che poi crescerà fino a diventare un albero, con radici solide e stabili, sopra le quali poter costruire una carriera vera e propria.
Ti invito, in questo articolo, a rivalutare le tue capacità e a riflettere sul fatto che forse, uno degli ostacoli che più ti frenano dal migliorare come vorresti tu, è legato ai pensieri che ti condizionano.
Magari pensi che siano solo pensieri, e invece, la mente è in ascolto, il corpo è in ascolto, e tutto arriva di conseguenza.
Ti è mai capitato di sentirti cosi? Forse non in grado o non all’altezza? Di avere pensieri negativi che anziché spronarti a migliorare riducono la tua performance sportiva?
Ricorda, averli è umano, tutti li abbiamo, tutti almeno una volta nella vita abbiamo pensato di non farcela. Ma credimi, il più grande motore del cambiamento è dentro noi stessi.
Ti lascio con una frase che mi è stata d’aiuto in momenti di difficoltà, e che spero possa aiutare anche te:
Finché guardi agli altri per provare chi sei e cerchi la loro approvazione, stai impostando la tua vita in modo disastroso. Devi essere completo da solo. Nessuno può darti questo. Devi sapere tu chi sei. Ciò che gli altri dicono è irrilevante – Nic Sheff
Per dubbi, domande o necessità, non esitare a contattarmi/ci. Noi siamo qui per te. Non perderti l’articolo di domani, perché Sara Bordo e Gabriele Costanzo, ti faranno conoscere una nuova tecnica per allenare la mente!
Un caro saluto e alla prossima,
Giulia Guidetti for Tennistalker