‘Come stai vivendo la quarantena?’ é il titolo del secondo health meeting, l’appuntamento con la salute sul profilo instagram di Tennis Talker, @tennistalker.it, questa volta con il tecnico nazionale Antonio Pepe.
Ripercorriamo insieme i momenti salienti dell’intervista fatta ieri pomeriggio alle 18,30 in diretta live.
Quando si tornerà ad allenarsi? Health meeting
Il COVID-19 imperversa, e con lui la quarantena. La situazione inizia a farsi particolarmente difficile, soprattutto per quei circoli sportivi, come quello per cui lavora Antonio Pepe, che si sono visti chiudere le porte in faccia senza una data certa di riapertura.
La situazione é quindi ancora molto incerta, con aggiornamenti non chiari anche per gli stessi maestri che stanno cercando di mettere in sicurezza gli allenamenti, partendo dal presupposto che il tennis si gioca già di suo a debita distanza di sicurezza.
Igienizzare e prendere provvedimenti per tutelare la salute dei giocatori é, per il tecnico, facilmente attuabile. Il rischio ripete, non é così elevato nello sport del tennis come puó essere invece in altri sport.
La pericolosità si eleva negli allenamenti con i bambini, specialmente quando l’attrezzatura é molta.
Quando si potranno riorganizzare i tornei? Health meeting
Secondo Antonio Pepe, non appena si ricomincerá a viaggiare tra le regioni sarà possibile ricominciare a giocare tornei individuali.
Per le trasferte invece e i campionati a squadre bisognerà aspettare, in quanto il contatto fisico é più sollecitato e prenotare ad esempio stanze d’albergo separate per ciascun giocatore potrebbe diventare eccessivamente dispendioso, aggiungendo quindi un ulteriore problema: quello monetario.
Come dovremmo gestire la ripresa?
Tenere a bada la voglia di giocare sarà importante. Strafare potrebbe portare a una sollecitazione muscolare eccessiva che, dopo un periodo di stop come quello che abbiamo avuto, aumenterebbe esponenzialmente il rischio di infortuni.
Quantità e intensità degli allenamenti dovranno essere graduali e personalizzati in base all’atleta, poiché vi sono persone che hanno vissuto una quarantena più ferme fisicamente rispetto ad altre.
Il maestro e il preparatore dovranno fare quindi un test per valutare la preparazione atletica del ragazzo e muoversi di conseguenza, onde evitare di esagerare con il carico atletico e sollecitare troppo le articolazioni nell’impatto con la pallina, valutando anche l’utilizzo delle palle MID per i primi allenamenti.
Nel caso in cui la persona non abbia un preparatore atletico, può comunque allenarsi individualmente e in modo graduale, dando inizialmente priorità alla parte aerobica, con circuiti in linea con il proprio livello di allenamento.
Si possono perdere le capacità tecniche dopo un periodo di stop prolungato?
Dipende. Secondo il tecnico, 2 mesi sono tanti, ma non così lunghi da perdere completamente le capacità acquisite finora. Il tempo può essere paragonabile a quello di uno stop causato da un infortunio, non breve, ovviamente, ma nemmeno così lungo.
Potrebbero risentirne di più coloro che giocano non agonisticamente, e quindi che già prima praticavano lo sport saltuariamente.
Anche Antonio Pepe consiglia quindi di riprendere ad allenarsi con intelligenza e cautela, chiudendo l’intervista con una speranza sul futuro, mossa dal desiderio di poter ripartire e tornare a giocare al più presto possibile.
Lo ringraziamo per la partecipazione e speriamo ovviamente anche noi che la situazione ritorni presto normale!
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