Il direttore del torneo Piero Tononi, nel discorso introduttivo alle premiazioni, ricordava orgogliosamente il ruolo rilevante del Friuli Venezia Giulia nell’organizzazione annuale di ben sei tornei che assegnano punti validi per il ranking mondiale. Manifestazioni che molto spesso si sono rivelate, per i concorrenti di ambo i sessi, quale prodromo per uno splendido viaggio verso il top del tennis planetario. Ne sa ben donde il dirigente giuliano visto che i suoi ricorrenti incarichi si estendono sul territorio regionale per tre gare Itf Women e per un Challenger, con inclusa ovviamente la decima edizione del “CMG Tennis Cup” organizzata dalla Polisportiva Maremonti, gara femminile appena conclusa sul campo centrale in terra rossa del Tennis Club Triestino.
Il riferimento agli Itf regionali quale vero trampolino di lancio verso competizioni di rilevanza universale trova conferma nell’excursus di alcuni protagonisti delle passate edizioni, suscitando allo stesso tempo un accostamento di possibile favorevole carriera per l’attuale vincitrice della competizione.
Così Julia Riera, argentina di Pergamino dalle 20 primavere, nata tennisticamente sul campo di fronte alla propria abitazione ed in affinamento a Buenos Aires alla corte di coach Juan Aranguren, aggiunge, alle due nette affermazioni Itf da 15mila dollari in terra turca e ad alcuni buoni piazzamenti negli appuntamenti europei, il sigillo di un torneo maggiore conquistato con pieno merito.
La sudamericana, solida mentalmente e spesso insuperabile dal fortino di fondo campo, affida al continuo frullino dei piedi un prodigioso posizionamento negli spostamenti, dote che le permette di ben calibrare le profonde traiettorie di dritto e rovescio nelle diagonali e negli improvvisi lungolinea, alternando alla bisogna colpi rasenti in back ed in chop. Soluzioni vincenti ed invischianti che prosciugano alle rivali il timing d’impatto, inducono all’errore e fanno slittare la fiducia.
E’ quanto accaduto nella semifinale con la favorita del seeding la slovena di Jesenice Dalila Jakupovic (ex n. 38 Wta), superata per 5-7 6-4 6-1 ed uscita dallo scontro tesa e stranita per l’impenetrabilità dello snodo difensivo della giovane e per la sua fulminea capacità di capovolgere a suo favore lo scambio.
Copione tattico riproposto anche nella finale con la 26enne rumena Oana Georgeta Simion (stoica nel sopravanzare in semifinale la conterranea Miriam Bulgaru per 7-6 5-7 6-4), ma poco sagace nel primo parziale nello sfidare la Riera sul piano del palleggio insistito e finita impallinata per 1-6. Si scuote nel secondo set la rumena n. 454 Wta in training alla Dinamo Bucarest che cambia spartito dando vita ad una nuova fase di gioco aggressivo. Cambiamento non privo di rischi, che comunque le permette di fare corsa alla pari per sei game, sfruttando i momenti di palpitazione dell’avversaria, un po’ irrigidita in dirittura d’arrivo per l’alta posta in palio.
Sul punteggio di 5-4 a suo favore l’argentina sgretola l’apprensione e tampona il tentativo di rimonta della Simion ed al quinto match point può esultare per la sua prima importante affermazione in una manifestazione dal prize money di 25mila dollari.
Prospetticamente sul piano tecnico i miglioramenti della valente giocatrice dovrebbero prevedere un rafforzamento di potenza nei colpi, oggi affidati prevalentemente alla precisione ed una revisione dei labili servizi. La sua primavera agonistica le mette a disposizione tempi lunghi per incrementare il ranking, status che dopo la performance di Trieste la dovrebbe vedere occupare un gradino intorno al n. 290 Wta.
Uno sguardo al tabellone delle italiane per evidenziare la buona scelta per la wild card assegnata alla 20enne fiorentina Diletta Cherubini, fermata nei quarti dalla Simion e per le fatiche dell’irriducibile bergamasca Lisa Pigato arresasi nello stesso turno alla Bulgaru. Tra le verdi leve straniere, particolare menzione alla 18enne croata Lucja Ciric Bagaric, finalista nel doppio ed alla bielorussa dalle 17 primavere Evialina Laskevich, affrancatasi dalle qualificazioni e presente alla seconda chiamata nella lista principale.
Apprezzamenti per lo svolgimento del ricorrente torneo da parte di Alfredo Ghira, “patron” della Cmg Tennis Cup, pienamente condivisi ed ampliati dal numero uno della Fit regionale, Antonio De Benedittis.
fausto serafini