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    Sabalenka e il caso in panchina: il coach lascia lo stadio, poi arrivano le scuse

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    La numero 1 del mondo ammette l’eccesso di tensione con Anton Dubrov durante il match contro Pegula: “Ero frustrata, ma da quel momento ho ritrovato il mio miglior tennis”

    Partita ad altissima tensione quella di ieri tra Aryna Sabalenka e Jessica Pegula, nella fase a gironi delle WTA Finals.
    La numero uno del mondo ha vinto 6-4, 2-6, 6-3, ma il successo è arrivato grazie anche ad uno sfogo avuto dalla giocatrice con il suo allenatore Anton Dubrov, protagonista involontario di una sfuriata della ‘Tigre’.

    Nel corso del terzo set, frustrata per i troppi errori e i troppi doppi falli – 5 in un solo game – Sabalenka ha rivolto parole pesanti al suo tecnico, che ha improvvisamente deciso di abbandonare il box e a lasciare temporaneamente lo stadio.

    Non è sicuramente la prima volta che accade, ricordate gli sfoghi teatrali di Medvedev con il suo ex allenatore Gilles Cervara?

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    Sabalenka però al termine del match ha ammesso ai microfoni di Tennis Channel di aver esagerato: “Forse sono stata troppo dura con lui in quel momento. Stavo attraversando una fase di grande stress, piena di frustrazione, e purtroppo ho sfogato tutto su di lui. Capisco che abbia deciso di allontanarsi, era la cosa giusta da fare. Mi dispiace molto, spero che non sia troppo deluso da me.”

    Eppure proprio quell’attimo di rottura si è trasformato in una sorta di scossa emotiva: “Paradossalmente, quel momento mi ha aiutata a ritrovare concentrazione e a tirare fuori il mio miglior tennis. A volte serve toccare il fondo emotivo per reagire.”

    Dal punto di vista tecnico, Sabalenka ha poi analizzato la sfida: “Jessica ha giocato in modo incredibile, specialmente a rete. Ho dovuto rischiare tutto, cercare le righe e colpire più forte. È stata una battaglia bellissima, il tipo di partita che ti spinge a dare il massimo.”

    Con questa vittoria, la numero 1 del mondo rimane imbattuta nel girone e si giocherà la qualificazione diretta in semifinale nel match di domani contro Coco Gauff.

    Il mio obiettivo è chiaro: voglio vincere cinque partite per sollevare finalmente questo trofeo,” ha detto senza lasciare dubbi su quale sia il suo traguardo finale. Ricordiamo che Sabalenka non ha mai vinto le WTA Finals.

    Un mea culpa sincero dunque quello di Aryna, che dimostra, ancora una volta, quanto la tensione e le emozioni possano incidere anche sui campioni più esperti e quanto, a volte, un momento di rabbia possa trasformarsi in energia positiva.

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