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    Medvedev avanza a Shanghai e confessa: “Non so se sono pronto a dare ancora di più per questo sport”

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    Dopo la vittoria su De Minaur, il russo riflette sul sacrificio necessario per restare ai vertici e guarda con rispetto al prossimo avversario, Arthur Rinderknech

    Daniil Medvedev continua la sua corsa al Masters 1000 di Shanghai 2025, ma le sue parole dopo la vittoria contro Alex De Miñaur ci svelano un tennista riflessivo e più umano che mai. Il match si è concluso in ‘soli’ due set, sufficienti però per poi ammettere di aver sofferto crampi e stanchezza, ma anche di aver ritrovato “un po’ del mio vecchio me”.

    È stato un match equilibrato, lui ha avuto molte occasioni, forse più di me,” ha spiegato Medvedev. “Sono riuscito a essere più deciso nei momenti importanti. Sono contento del mio tennis, soprattutto negli ultimi game.”

    Ma le parole che hanno colpito di più in conferenza stampa sono arrivate quando il campione si è lasciato andare a una riflessione personale e sincera sul proprio impegno nel circuito: “E’ stato un anno molto duro. Ho già dato tanto, ma non sono sicuro di essere pronto a dare ancora di più per questo. Voglio solo fare del mio meglio. Ora mi sento bene, felice di finire la stagione in modo positivo.

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    Sul prossimo avversario, il francese Arthur Rinderknech, Medvedev non si fa illusioni: “È un avversario difficile. Quando gioca al massimo, può battere chiunque. Ha un servizio incredibile e colpisce la palla molto bene. Non è uno con cui puoi aspettare errori: cerca di chiudere i punti in due colpi. Dovrò fare lo stesso e giocare al mio meglio.

    Rinderknech (ad oggi numero 54 della classifica ATP) è stato protagonista di una corsa sorprendente fino alle semifinali dove è arrivato battendo in sequenza: Medjodovic, Michelsen, Zverev, Lehecka e Auger-Aliassime. Il francese rappresenta una delle storie più belle del torneo, condivisa con il cugino Vacherot, anch’egli semifinalista.

    Il transalpino ha raccontato con il sorriso come stia vivendo questo momento speciale: “Passare il mio quarto di finale è stato molto meno stressante che guardare quello di Vacherot il giorno prima,” ha confessato. “Non sono abituato a tifare per qualcuno con così tanta intensità! In campo, almeno, posso controllare le mie emozioni e fare ciò che so fare.”

    Ha poi aggiunto, scherzando: “Il gruppo WhatsApp della mia famiglia in questo momento è in fiamme! Tutti stanno vivendo questo piccolo sogno che stiamo condividendo, Val e io. È davvero bellissimo.”

    Medvedev, dal canto suo, registra la 50ª vittoria in carriera contro un Top 10 — un traguardo raggiunto, tra i nati dopo il 1990, solo da Alexander Zverev.

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