Inizia con un successo e qualche difficoltà la campagna del numero uno per la difesa del titolo in Australia. Jannik vince due set lunghi e sofferti al tie break, poi dilaga nel terzo. Al prossimo round Tristan Schoolkate.
[1] J. Sinner b. N. Jarry 7-6(2) 7-6(5) 6-1
Un debutto complicato: Jannik Sinner ha battuto in tre set Nicolas Jarry nel suo esordio da campione in carica all’Australian Open, ma dovrà alzare di molto il proprio livello se vorrà conservare titoli e onori a Melbourne. Tutti devono alzare il livello, è la prima partita seria della stagione, dite voi, vero. Fatto sta che, sarà per il lungo periodo passato senza giocare incontri ufficiali; forse a causa dei carichi di lavoro affastellatisi durante la preparazione; magari (spoiler: propendiamo per quest’ultima ipotesi) per colpa dell’inedita condizione di trovarsi a difendere un titolo Slam, il numero uno del mondo ha iniziato la campagna australe 2025 discretamente imballato.
Jarry, che a prescindere dallo stato del rivale superstar avrebbe in ogni caso preso l’unica strada possibile per giocarsi le proprie chance, ossia rischiare l’osso del collo tirando tutto e accorciando il più possibile gli scambi, ha approfittato a lungo della ruggine formatasi sul telaio di Sinner per fare a lungo partita pari. Le prime due palle break dell’incontro le ha avute il cileno nel settimo gioco, e in particolare il rovescio incrociato tirato fuori sul secondo vantaggio esterno sarà per Jarry causa di notevole rammarico. Sinner ha invece avuto le sue occasioni in risposta nel game successivo: grave il dritto sul nastro sulla prima delle due palle break. Dopo essersi visto cancellare un set point nel dodicesimo gioco da una seconda al corpo di Jarry, il ragazzo da Sesto Pusteria, fin lì in panne con il servizio (appena il 54% di prime in campo nella frazione inaugurale), ha alzato il livello nel tie break: approfittando anche di un paio di dritti buttati in rete dal cileno, Sinner ha subito preso il largo per poi chiudere il primo set con un ace esterno.
Andamento lineare nel secondo set: Jannik ha leggermente alzato la percentuale di prime, mentre Jarry (12 ace nei primi due parziali) ha continuato a martellare con il servizio. Morale della favola: nessun game ai vantaggi e nuovo tie break. Tie break dall’andamento bizzarro, a dire il vero: dal 4-3, Sinner ha acciuffato due minibreak consecutivi per procurarsi tre set point, sprecando i primi due con la battuta a disposizione tirando lunghissimo un dritto in uscita dal servizio e scarabocchiando una censurabile smorzata. Per sua fortuna Jarry, on serve, ha spedito largo il rovescio del pareggio: 2-0 Sinner in due ore e dodici minuti di un match più tosto del previsto.
Usate (bene) le armi più affidabili dell’arsenale e nonostante tutto trovatosi sotto di due set per colpa di altrettanti tie break persi, Jarry si è un po’ sgonfiato e ha smarrito per la prima volta nell’incontro il servizio nel secondo gioco del terzo set, mangiandosi un clamoroso smash in avanzamento sulla palla break. Ormai sfiduciato, il cileno è finito in balia di Sinner, e ha reso definitivamente l’anima subendo un altro break nel sesto gioco.
“L’atmosfera è stata eccezionale, mi piacciono molte cose dell’Australia ma soprattutto il pubblico – ha dichiarato Sinner durante l’intervista in campo -. Jarry ha un potenziale alto ed è stato una partita dura, i primi due set sarebbero potuti anche finire in modo diverso e mi sono rilassato un po’ solo quando ho fatto il break nel terzo. So che posso fare qualcosa meglio, ma considerando che si trattava del primo match dell’anno sono contento“. Sinner avrà modo di carburare già dal prossimo turno, in teoria più agevole, contro la wild card di casa Tristan Schoolkate, che ha battuto in quattro Taro Daniel.