I tornei rodeo da anni invadono il calendario della stagione tennistica soprattutto invernale, analizziamo i pro e i contro di questa formula
Ormai tutti conoscete la formula dei rodeo: si gioca solo nel week-end, due set su tre al meglio dei 4 game e il terzo set è un tie-break, normale al 7 o long al 10. Oltre a tutto questo, è presente il temutissimo killer point al posto dei classici vantaggi.
Una formula che nasce dalla sperimentazione delle Next Gen ATP Finals, dove i migliori under 21 del mondo si sfidano in match che prevedono un punteggio rapido: 3 set su 5 al meglio dei 4 game, no advantage, ma direttamente killer point per decidere il game sul 40 pari.
Per alcuni giocatori la parte più difficile risulta essere quella di dover giocare più match a breve distanza l’uno dall’altro. Partita, vittoria, attesa; partita, vittoria, attesa… e se le cose vanno bene può esserci anche un terzo o quarto incontro nell’arco della stessa giornata.
Questa formula non è evidentemente adatta ai giocatori “diesel”, che hanno bisogno di più tempo per entrare in partita; basta distrarsi un paio di game e l’avversario è già a metà dell’opera per conquistare il set.
Ma perché durante la stagione autunno/inverno si organizzano così tanti rodeo?
Sicuramente il fattore economico incide parecchio. I circoli sanno che un rodeo dura 2 giorni, massimo 3 nel caso in cui il numero degli iscritti sia molto numeroso, si usano poche palline e il riscaldamento è indispensabile per pochi giorni. Però viene pagato quasi come un torneo classico.
E veniamo alla questione che più interessa tutti i Talkers: i punti ai fini della classifica.
Quando i rodeo hanno fatto il loro esordio, i punti venivano decurtati del 60%, poi per anni sono stati contati addirittura al 100% e negli ultimi anni il calcolo è diventato un po’ più complicato.
Quanti punti fa un giocatore oggi vincendo partite nei tornei rodeo?
Oggi infatti i punti dei tornei rodeo valgono ancora al 100% però possono contribuire a massimo il 25% della soglia da raggiungere (prima quella per non retrocedere e dopo quella per la promozione).
Questo significa che se un 4.NC vince 3 tornei e 15 partite di rodeo durante l’anno e nessun’altra partita nei tornei classici, ai fini del calcolo per la classifica otterrà in tutto 15 punti, che non sono sufficienti per arrivare ad essere neanche 4.6.
15 punti sono esattamente il 25% di 60 punti, cioè la soglia per essere promosso 4.6.
Disputando quindi un solo rodeo non sarà quindi possibile nè salvarsi nè essere promossi, però si conquistano fino a massimo ¼ dei punti della soglia utile.
I punti derivanti dai tornei rodeo non sono punti “bonus”, si sommano agli altri punti dell’anno quando rientrano tra i migliori N risultati considerati.
Tutto chiaro? Se avete ancora qualche dubbio, è sufficiente scaricare l’app di Tennistalker e i punti vi verranno calcolati automaticamente!
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