Filippo Volandri, capitano della squadra azzurra di Coppa Davis, ha parlato oggi in conferenza stampa della situazione Finals e delle convocazioni per le Final 8
Bologna si avvicina, e la terza vittoria consecutiva resta un obiettivo chiaro per la squadra italiana di Coppa Davis. Il capitano Filippo Volandri ha tenuto oggi una conferenza stampa, approfondendo poi ai microfoni di Sky Sport la situazione convocati. Sappiamo della condizione atletica di Lorenzo Musetti, che contro De Minaur ha dimostrato una grande forza di volontà ma anche di essere prossimo al limite delle energie. Da regolamento il limite massimo per modificare le convocazioni ufficiale scade alle 11:00 del giorno prima del primo incontro, ci sarà quindi tempo fino alla mattina di lunedì 17.
Le parole di Volandri
Su Musetti, discorso poi approfondito ai microfoni di Sky Sport
“Quello che faccio sempre prima della Davis è avere una rosa di 6-7, a volte 8-9 giocatori a cui chiedo fino all’ultimo di rimanere a disposizione. Ho avuto la disponibilità di Sonego e Darderi di rimanere fino all’ultimo. Per lasciare Musetti vivere e giocare in pace non parliamo di Davis. Lorenzo deve fare delle valutazioni insieme a me. Usciremo con un accordo comune, come abbiamo sempre fatto“.
“Con Musetti ci siamo detti di aspettare la fine delle Finals. È giusto che si giochi questo torneo con tutte le carte in tavola. È stanco e su questo non c’è dubbio, poi c’è anche la moglie Veronica che ha il termine (della gravidanza) proprio nella settimana di Davis. Insieme prenderemo la decisione migliore per tutti“.
Sulle assenze
“Non ho amarezza per l’assenza di Sinner. Sono grato ai ragazzi per quello che hanno sempre dato. Per quanto riguarda Jannik, chi vive di tennis, la reputa una scelta che va normalizzata perché ha giocato per 4 anni consecutivi, è il giocatore che ha più partite nella mia gestione. La sua una è decisione da rispettare. Ho fiducia enorme della squadra che viene a Bologna. Sono molto sereno. Ci sarà del lavoro da fare, da Bologna mi piacerebbe parlare di chi c’è e di chi non c’è“.

Sul campo, ancora da completare
“Il campo ancora non è pronto, dobbiamo ancora testare la superficie. Domani rientrerò e venerdì mattina sono a Bologna. Ho una squadra che si adatta a ogni superficie. L’anno scorso a Malaga ci siamo adattati a quella superficie che era super veloce, vediamo quella che sarà a Bologna“.
Sugli avversari
“Le insidie ce le prendiamo una per volta. L’Austria è una squadra compatta, con un ottimo capitano con cui ho condiviso tanti anni di carriera. Conosciamo la Davis e sappiamo quanto le classifiche contino relativamente. Ci hanno messo un mirino sulla schiena che deve farci camminare a testa alta, con la responsabilità in più di giocare a Bologna“.
Gli obiettivi e le altre convocazioni
“Vogliamo migliorarci ancora, la mentalità è quella che ha anche Jannik. Siamo partiti da zero. Probabilmente abbiamo fatto errori in passato e ne faremo in futuro. Ogni Davis ci ha insegnato qualcosa e facciamo sempre riunioni prima e dopo. Parlavo con altri capitani che hanno problemi sulle convocazioni perché alcuni giocatori non vogliono stare con altri giocatori. Noi questi problemi non li abbiamo, sono ragazzi straordinari che stanno benissimo insieme“.




