Negli ultimi giorni tanti sognavano il derby in finale tra Vacherot e Rinderknech. I sogni si sono avverati e sarà finale tra cugini
Una bellissima favola, condita da tanti problemi, a fronte dei troppi ritiri e delle condizioni sfavorevoli di Shanghai. I protagonisti della finale sono i cugini Valentin Vacherot e Arthur Rinderknech, che hanno già fatto la storia. Da una parte il francese Rinderknech, numero 54 del ranking, che ha raggiunto la sua seconda finale in carriera, dopo l’ATP 250 di Adelaide nel 2022, partita persa contro l’australiano Thanasi Kokkinakis al terzo set.
Il cugino monegasco, Vacherot, ha iniziato il torneo da numero 204 ATP, il che lo porta ad essere il finalista di un master 1000 con il ranking più basso nella storia, battendo il record di Andrei Pavel a Parigi Bercy 2003, che era numero 191 del mondo. Inoltre diventa il primo monegasco a raggiungere un traguardo così importante in singolare, superando già dai quarti di finale il risultato migliore, stabilito dal suo fratellastro, nonché coach, Benjamin Balleret.
Non è mai successo che due cugini si incontrassero in una finale a livello ATP, ma abbiamo potuto assistere ad accese rivalità in famiglia. La più celebre è sicuramente quella tra le sorelle Williams, che si sono date battaglia più volte in finali di torneo. Tra cugini, nella storia più recente del tennis, c’è un incontro che ci torna in mente in Italia, al Challenger di Rovereto nel 2023: parliamo di Federico e Andrea Arnaboldi – oggi 25 e 37 anni – che si sono sfidati al secondo turno di qualificazioni, vinto dal più esperto, che ora ricopre il ruolo di coach del più giovane.
Ma tornando a questa assurda finale del Master 1000 di Shanghai, sarà domani mattina alle 10.30 e la sfida tra i due non sarà la solita finale a cui siamo abituati, ma qualcosa di molto più interessante ed emozionante, soprattutto per i due ragazzi che scenderanno in campo, che non si sono ancora sfidati fino ad oggi.
