Darren Cahill non seguirà Jannik Sinner agli US Open, Simone Vagnozzi nel frattempo elogia il coach australiano e parla della grande sintonia con il team
È notizia di poche ore, Darren Cahill non siederà nell’angolo di Jannik Sinner agli US Open. Niente di preoccupante, nessuno stravolgimento come gli ultimi cambi nel team del numero 1 del mondo. Da un paio di giorni infatti, dopo la sorprendente uscita di Panichi e Badio, ha fatto rumore il grande rientro nel team di Umberto Ferrara. Il 56enne bolognese, preparatore atletico di grande fama, fa quindi ritorno al fianco di Jannik Sinner dopo la vicenda Clostebol, fatto che ha causato grande scalpore.
Per Cahill la situazione pare diversa, il coach australiano sembra aver deciso di prendere una pausa. Un po’ di riposo in vista del finale di stagione non fa male, anche per un coach di questo livello e in un torneo fondamentale come uno Slam. Questo può anche essere sintomo di grande fiducia da parte di Cahill, sia nel suo giovane assistito sia nei propri colleghi. Sinner scenderà infatti in campo da campione in carica e, salvo sorprese, anche questa volta dovrà vedersela con Carlos Alcaraz a caccia di una rivincita. Nell’angolo del numero 1 al mondo ci saranno quindi Umberto Ferrara e Simone Vagnozzi, coach che ha rilasciato un’interessante intervista all’ATP.
Parola a Simone Vagnozzi
Il coach 42enne, guida di Sinner dal febbraio del 2022, in un’intervista all’ATP ha parlato del grande affiatamento che c’è nel team, della crescita di Sinner e di Darren Cahill. Vagnozzi ha spiegato la divisione dei compiti in fase di allenamento: “Io sono responsabile degli aspetti maggiormente tecnici e tattici, Cahill invece lavora sulla parte mentale ed emotiva. Ovviamente condividiamo tutto, il giocatore sente sempre una voce unitaria“.
Sul possibile addio del collega australiano a fine anno, Vagnozzi si è detto comunque felice di poter condividere il campo con lui: “Onestamente non c’è nulla di certo, ma saremo tutti felici se rimarrà nel team. Sono molto fortunato ad aver incontrato Cahill, sia sul piano professionale che personale. C’è stata subito sintonia, questo ci ha aiutati, non era facile trovare chimica, ma abbiamo sempre messo al primo posto l’interesse di Jannik“.
L’accoppiata Vagnozzi/Cahill ha funzionato alla grande, portando Sinner fino alla prima posizione nel ranking, a vincere le ATP Finals e, soprattutto, quattro titoli dello Slam. Nel 2023 i due coach dell’altoatesino hanno anche condiviso il premio come miglior allenatore dell’anno agli ATP Awards.
