Jannik Sinner, protagonista del media day agli Internazionali d’Italia, ha parlato del periodo trascorso fuori dal campo e dei prossimi obiettivi
Uno Jannik Sinner sereno è quello apparso davanti ai microfoni durante il media day agli Internazionali d’Italia. Il numero 1 al mondo ha risposto alle domande con la sua solita pacatezza, chiarendo più volte di non essere cambiato durante il periodo fuori dal campo e di sentirsi bene in vista del rientro. Jannik è sembrato molto felice, ma anche un po’ emozionato nel rispondere alle domande dei giornalisti. Rispondendo a una domanda della stampa straniera Sinner ha anche parlato delle foto pubblicate in settimana, confermando di non avere nessuna relazione.
A Roma Sinner usufruirà di un bye al primo turno e nel secondo, giovedì o venerdì, affronterà il vincente tra l’argentino Navone (ex numero 29 al mondo, ora 99) e il baby talento azzurro Federico Cinà. Dopo la conferenza saranno ancora tanti gli impegni del numero 1 del mondo. Alle 18 sul Campo Centrale ci sarà la celebrazione del doppio successo lo scorso novembre a Malaga delle nazionali di Coppa Davis e Billie Jean King Cup. Alle 19, infine, il primo allenamento sul Centrale. Jannik si allenerà con il ceco Jiri Lehecka e sarà per lui il primo bagno di folla. I numerosi fan potranno seguire la seduta con un biglietto ground.

La conferenza
Ti aspetti un bentornato caloroso dai tuoi colleghi?
“Non ho sentito quasi nessuno, ognuno nel circuito ha i suoi pensieri e problemi. Ho ricevuto alcuni messaggi inaspettati dopo la sospensione e non ne ho ricevuti da chi invece me li aspettavo. Ma la cosa più importante per me è giocare e stare bene“.
Secondo te, durante i primi punti giocati, quale cosa ti verrà più facile e quale più difficile?
“La cosa più bella sarà vedere il pubblico e capire come sto giocando, ma ci saranno pressione e dubbi. Non ho paura di andare in campo, sono solo felice di essere qua. Abbiamo fatto il massimo in questi mesi per arrivare pronti“.
Questa Sinner mania da cosa nasce secondo te? Dal tuo atteggiamento, dai tuoi risultati o l’idea del grande ritorno e del riscatto?
“Non lo so, credo di essere un ragazzo di 23 anni molto semplice, sono bravo a giocare a tennis ma non cambio il mondo. Mi piace solo giocare a tennis, nella mia testa il successo non può cambiare il modo di essere di qualcuno, ricordo da dove sono partito e ritrovarmi qua a Roma e giocare di nuovo davanti a tante persone è una grande cosa. Credo di non essere finto e questo viene apprezzato“.
Torni con l’idea di provare a vincere Roma o, insieme ad Amburgo, è solo una tappa in vista di Parigi (Roland Garros)?
“L’obiettivo è Parigi, voglio scoprire il mio livello e provare a passare intanto il primo turno, il resto si vedrà. Ogni partita è difficile ed è difficile rientrare nell’ottica dei tornei in cui ogni giorno hai un avversario diverso. Ma sono riposato e questo sarà utile a fine stagione“.
È vero che sei stato un mese senza toccare la racchetta? Com’è stato?
“Mi è mancato un po’, da tanto tempo che non stavo senza la racchetta. Ho avuto le vesciche, sensazioni che non provavo da tanto. Sono contento di come ho trascorso il tempo lontano dai campi, senza fretta“.
Quest’anno ti ha cambiato in qualche modo? Come sei tornato?
“Non è cambiato niente, sono come l’anno scorso, mi sento più libero. Ho capito che fuori dal campo è importante avere persone intorno a te, e che queste persone vivono secondo i tuoi ritmi. Ho imparato a vivere secondo i ritmi degli altri, è andato tutto bene e sono contento della gestione“.
A proposito della sospensione, hai detto di aver provato sensazioni inaspettate. Quali sono state?
“Sono successe delle cose fuori dal campo (di cui non parla), ho capito che anche non giocando sono una persona importante con tanta attenzione attorno, lo vedo con le piccole cose come una foto che viene interpretata diversamente dalla realtà. Sono contento di come abbiamo gestito questa pressione, ero confuso all’inizio perché non sapevo cosa volessi fare e sono stato un po’ con la famiglia. So quanti sacrifici ho fatto, le persone fuori dal campo mi danno la forza di andare avanti e continuare a sorridere“.
Jannik Sinner ha poi lasciato la conferenza con il sorriso stampato in volto. Nel complesso ha lasciato trasparire più emozioni di quelle che mostra in campo, confermando la sua genuinità. Nelle parole del numero 1 del mondo si leggeva un grande sollievo, di chi è consapevole di essersi definitivamente messo alle spalle un periodo difficile.