Sotto il sole californiano si sciolgono le speranze di successo per Berrettini. L’azzurro cede a Stefanos Tsitsipas in poco più di un’ora
[8] S. Tsitsipas b. [28] M. Berrettini 6/3 6/3
Ci si aspettava qualcosa in più da Matteo Berrettini, che nei due tornei in Medio Oriente aveva mostrato ottimi segnali di ripresa. Oggi non aveva certo un avversario semplice, anche Stefanos Tsitsipas è in piena ripresa e lo dimostrano il torneo vinto a Dubai e il ritorno in Top 10. Per l’azzurro la sconfitta di oggi è la sesta su un totale di sette match contro Tsitsi, l’ultima era arrivata proprio nel Quarto di Dubai la settimana scorsa, vinto dal greco 6/4 al terzo.
Il riassunto del match: Berrettini non entra mai in partita, Tsitsipas c’è e continua a migliorare
Il match inizia in rincorsa per Berrettini, che perde il primo turno di servizio e in meno di 10 minuti si trova sotto 0-3. Matteo resta a galla, ma non riesce a rendersi pericoloso sui turni di battuta di Tsitsipas. Il set prosegue senza grandi occasioni né da una parte né dall’altra, e si arriva al 6/3 del numero 8 del seeding in 31 minuti. Berrettini paga 9 errori non forzati in più rispetto al greco, e soprattutto il 13% di punti vinti con la seconda (1/8). Dati un po’ sconfortanti per l’azzurro, apparso però in ripresa nell’avanzare del set. Per il greco tanti ottimi segnali, con i colpi che girano bene e una posizione molto aggressiva in risposta sintomo di grande sicurezza.

Il secondo parziale inizia con il tennista romano al servizio, che per la prima volta nel match si trova avanti nel punteggio, 1-0. Sull’1-1 arriva una palla break per Tsitsipas, complice una discesa a rete insicura di Berrettini, ma l’azzurro si salva con il servizio. Immediatamente Tsitsipas si guadagna una seconda chance di break, ma anche questa volta Berrettini si salva per poi chiudere il game e salire 2-1. Ispirato da Tsitsipas, capace di tenere i primi due turni di servizio a zero, anche l’azzurro riesce a chiudere per la prima volta nel match un turno di battuta senza concedere punti.
Sul 3-3 arriva la svolta decisiva. Matteo al servizio commette due errori gravi di dritto, e sul 30-30 attacca con indecisione permettendo a Tsitsipas di ottenere una palla break, complice anche il nastro che crea una traiettoria imprendibile. Berrettini attacca di nuovo, e sceglie ancora una stop volley che anche questa volta viene recuperata dal greco, che chiude così il game e va in vantaggio 4-3. Tsitsi ha l’occasione di concretizzare il break e, nonostante due doppi falli consecutivi, riesce ad andare in vantaggio 5-3. Berrettini al servizio non prova nemmeno una reazione d’orgoglio, e cede il game a zero che vale il definitivo 6-3 per Tsitsipas.
Grande delusione per Matteo, che chiude l’incontro con 20 punti in meno rispetto a Tsitsipas, 11 errori non forzati in più, e appena il 25% di punti vinti con la seconda. I numeri parlano chiaro, ma la sensazione è che Berrettini sia entrato in campo con un po’ di tensione addosso, restando poi mentalmente schiacciato dal break in apertura. La stagione è ancora lunga, e sicuramente per The Hammer non mancheranno le occasioni per rinsaldare ranking e dinamiche di gioco. Stefanos Tsitsipas dal canto suo, dopo il trionfo a Dubai, ha mostrato con un gioco aggressivo e intelligente di essere in piena ripresa. La testa di serie numero 8 affronterà negli Ottavi il vincente di Rune-Humbert.