Terzo titolo in carriera per il giocatore serbo, che da oggi torna in top 100. Baez fallisce la difesa del titolo

L. Djere b. [3] S. Baez 6-4 3-6 7-5

Quattro anni e mezzo di digiuno possono bastare: Laslo Djere, a Santiago, è riuscito a sollevare il terzo trofeo grosso della carriera, dopo quelli vinti a Rio de Janeiro nel 2019 e al Sardinia Open di Santa Margherita di Pula nel 2020. Il successo cileno vidima in un certo senso la resurrezione del buon Laslo, che già un paio di settimane fa aveva giocato un ottimo torneo a Buenos Aires cedendo solo in semifinale – peraltro più che dignitosamente – al futuro campione e baby prodigio Joao Fonseca. Il giocatore nato a Senta, già top 30 nell’estate del 2019, sembrava francamente perso a certi livelli: lo scorso anno Djere aveva vinto la miseria di dieci partite nel Tour maggiore e solo una volta, a Belgrado, dove aveva raggiunto la semifinale, ne aveva messe insieme due di fila.

Grazie alla trasvolata cilena, durante la quale oltre a Baez ha battuto altri due top 40 non male come Pedro Martinez e la prima testa di serie Francisco Cerundolo, Laslo ha recuperato 29 posizioni nel ranking e da oggi torna tra i primi 100: jackpot.

Niente da fare per Baez, al quale non riescono la difesa del titolo conquistato qui nel 2024 e il secondo centro back to back dopo il successo della scorsa settimana a Rio. La finale è stata equilibratissima e giocata sul filo di una percepibile tensione, concentrata in un terzo set al cardiopalma tra fughe pentite, rimonte assortite e un finale al fulmicotone. Nel parziale decisivo, quattro break consecutivi dal 3-2 Djere hanno condotto il serbo a servire per il match sul 5-3, ma Baez ha piazzato un parziale di otto punti a uno per impattare a 5. Inerzia cambiata? Favorito pronto a sfruttare le manchevolezze dell’outsider? Neanche per idea. Nel rush finale, il parziale l’ha servito Laslo, il quale ha vinto otto degli ultimi dieci punti per chiudere la faccenda.

Con la prima affermazione in tre match contro l’argentino, Djere si è assicurato la centocinquantesima vittoria a livello ATP e raggiunto Viktor Troicki al terzo posto nella classifica dei giocatori serbi con più trofei in bacheca, dietro a Novak Djokovic, discretamente staccato con novantanove coppe nella vetrinetta, e Janko Tipsarevic, fermo a quattro.