Al sodalizio guidato dal presidente Andrea Lugo l’investitura regionale per il “combined” che conduce alle Prequalificazioni Internazionali BNL d’Italia 2023 ha il sapore di un giusto riconoscimento per la progressione qualitativa del circolo.
Non solo nel campo gestionale-organizzativo dei tornei con inclusa la leggendaria peculiarità scenica delle premiazioni, ma in particolar modo per l’evoluzione strutturale del club, capace in un batter d’occhio di aggiungere ai cinque campi in terra rossa un campo in Greenset e due strutture “all season” per la dilagante disciplina del Padel, senza contare la comparsa di innovativi passatempi a disposizione dei frequentatori del complesso.
Entrando nel merito delle liste maggiori d’ambo i sessi è appagante per gli appassionati constatare come la lotta per la coppa più grande veda, nelle prime due posizioni, racchette di classifica 2.1 già con percorsi internazionali, segno evidente che l’avvincente location romana ed i prize money molto allettanti agiscano da magnete per stimolare l’arrivo di concorrenti da tutte le regioni.
Il tabellone finale Open in rosa vede nel turno dei quarti un inatteso sconvolgimento ad opera dell’ispirata friulana Adele Burato la quale liquida in due set la prima del seeding, la padovana Gloria Ceschi. La giovane di Talmassons con ranking 2.5, già con le medaglie di tre positivi, viene a sua volta fermata in semi dalla 2.2 savonese Ester Ivaldo la quale si allinea per la sfida conclusiva con la seconda testa di serie, la 2.1 milanese Federica Rita Arcidiacono, imperterrita nel superare nello stesso turno anche la pericolosa 2.3 Chiara Fornasieri, 19enne torinese dalle buone progressioni.
Nel momento clou é proprio la trentenne giocatrice meneghina che dopo sei piacevoli game, forte di un rovescio bimane molto angolato e di alcune letali sortite in avanzamento, prende il largo e chiude per 6-3 il primo set. Nel secondo tempo la scattante Arcidiacono aumenta la pressione dal fondo depotenziando il dritto ficcante della generosa Ivaldo, un po’ in confusione tattica e scoraggiata anche dalle infruttuose sortite a rete. Viaggia sempre in testa la risoluta lombarda tra vincenti di dritto che riversa a catinelle e ed imprendibili angolazioni di rovescio, sino a sigillare la contesa per 6-2 al primo match point. Alla solare ragazza ligure dalle 22 primavere la soddisfazione del meritato attracco in finale tra 76 concorrenti, gara in cui non ha fatto da comparsa di fronte ad un’avversaria esperta che nel suo curriculum vanta gia due titoli Itf da 15mila dollari e che dagli attuali studi di giurisprudenza vede la sua proiezione nel mondo dei procuratori.
Nel tabellone da segnalare tra le concorrenti regionali l’approdo in Open delle qualificate di Terza Giulia Bortolin, Petra Kalc, Aurora Piccinini, Giulia Zoppas, Baraldo Alessia e Daniela Roman. Per tutte poca strada, ma utili esperienze.
La pagina maschile dell’Open registra in copertina il trevigiano Marco Speronello ed al lato opposto il cremonese Lorenzo Bocchi. Il lombardo abbandona subito la compagnia inchiodato da un 6-4 6-4 inciso dal 2.2 riccionese Alessandro Pecci, settima testa di serie, capace di accrescere subito il bottino battendo il pari classifica Matteo Viola che dopo il tie-break smarrito nel primo tempo viene abbattuto nel secondo da un macigno pesante di 6-0.
Risultato che introduce Pecci al testa a testa conclusivo. Più impegnativo e scomodo il viaggio del fantasmagorico 32enne Speronello il quale suda copiosamente contro il 2.3 Alessio Savoldi, lotta per tre set contro il 2.3 Michele Vianello e rischia l’eliminazione in semifinale contro il 2.2 patavino Alessandro Ragazzi, prima di aggiudicarsi il match per 6-3 6-7(5) 6-4.
Questo impegnativo back-ground è una delle ragioni che forse pesano sulla resa del veneto nell’andamento progressivo dello scontro, mentre un’altra importante ragione si identifica nella caratura del bravo Pecci. Per otto game Speronello incanta il numerosissimo pubblico con le sue classiche giocate a braccio sciolto e senza apparente sforzo: frustate di rovescio a spaventare il net, sciabolate profonde con il dritto, recuperi acrobatici, fendenti angolati risolutori, imprevedibili drop shot. Per otto game l’imperturbabile romagnolo ribatte colpo su colpo correndo in orizzontale ed in verticale tra istinto difensivo e iniziative propositive, incominciando progressivamente a prendere le misure del rivale. Così tra contro smorzate incrociate e servizi incisivi sparati dai suoi 202 centimetri d’altezza, Pecci cresce esponenzialmente in resa.
Brekka al nono gioco Speronello e lo avvinghia nel 6-4 del primo parziale.
Nel secondo anche il dritto del 22enne riccionese entra a regime ed incomincia a viaggiare per prevalere negli scambi diagonali, la fluidità del rovescio scova angolazioni acute, mentre la meccanica esecutiva dei servizi cola oro come i tre ace stampati in un game! E’ quanto occorre per convertire la qualità in un ulteriore 6-4 che vale il ticket verso Roma.
Citazione dei regionali di terza qualificati nel tabellone Open: Brandon Loglio, Samuele Barbera, Luca Wood, Ciucio Ezequiel, Alessio Dambrosi, Andrea Cogolo, Kevin Deana, Emil Vidmar.
Le possibilità di accesso ai rossi romani non si arresta di fronte alle categorie più elevate ma raschia passione ed impeto anche tra le racchette inferiori come menzionato di seguito.
Per la prevalenza dei Terza la chiusura maschile è appannaggio del goriziano Emil Vidmar in forza al Tennis Staranzano, mentre tra le femmine prevale per 6-0 6-3 su Petra Kalc la portacolori del circolo organizzatore, Giulia Bortolin.
Nella chiusura del singolare maschile di Quarta il dirompente Francesco Piscopello batte in finale Marco Gramegna per 6-3 6-3, mentre tra le gonnelle l’esperta Valentina Nascimbeni prevale per 6-1 6-1 su Camilla Cecchia, undicenne già nel taccuino dei tecnici.
Tra i doppisti di Quarta la coppia Viezzoli/Padoan del Tennis Ferriera di Servola, già finalisti della fase provinciale di Trieste, sconfigge per 6-2 6-4 il duo Cantarutti/Tomasella vincitore della fase provinciale di Gorizia.
Tra le donzelle doppiste il tandem Taffarel/Gobbo del Tennis Club Pn, già affermatosi nella fase provinciale di San Vito al Tagliamento s’impone per 6-2 6-4 sulla coppia Cecchia/Dakic finaliste in quel di Trieste.
Atteso momento della cerimonia delle premiazioni in presenza dell’assessore allo sport del comune della città di Pordenone Walter De Bortoli, dei consiglieri regionali FitP Claudio Bortoletto e Michele Comuzzi e della delegata provinciale Monica Marchetti. Doverosi i ringraziamenti del numero uno del sodalizio Andrea Lugo ai giocatori, agli ufficiali di gara, al simpatico gruppo dei “young ball boys” all’onnipresente staff del circolo ed al folto pubblico, finalmente affrancato dalle code pandemiche.
I concorrenti vengono chiamati dal vice presidente del circolo, Francesco Scatà, mossiere per l’occasione. Il momento culminante per i vincitori del torneo Open e per tutti i premiati delle gare avviene quando l’accompagnamento musicale, alla fine del corridoio tappetato e con al lato le luci ad intermittenza fa scattare la pioggia di coriandoli. Anche per le racchette più scafate alle varie cerimonie di premiazione l’originale momento chiama ammirazione e suggestione.
fausto serafini