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    Stop ai pessimisti!

    Sergio Tacchini rompe gli indugi e e ne dice quattro ai pessimisti a tutti i costi

    Sinner? Grandissimo fino a due passi dallo striscione d’arrivo poi… Berrettini? Non ci fossero quegli acciacchi…. Musetti? Capace di grandi imprese ma….E l’elenco può continuare.

    La filosofia del bicchiere mezzo vuoto è il refrain di questi giorni, quelli che vedono il top 50 del ranking mai così affollato di italiani, una classifica che semmai dovrebbe giustificare un pieno di ottimismo sul futuro.

    Invece impazza la caccia al difettuccio nel servizio di Sinner o alla maturità che non è ancora arrivata per Musetti o Sonego.

    Sergio Tacchini rompe gli indugi e ne dice quattro ai pessimisti a tutti i costi.

    Forse non ci si rende conto che non abbiamo mai vissuto un periodo d’oro come questo per il nostro tennis, con tanti giocatori di altissimo livello, capaci di primeggiare e vincere i tornei più importanti. Invece vedo una serie di critiche che non hanno assolutamente senso, perché non tengono conto dell’età di questi ragazzi, che hanno davanti ancora margini di miglioramento, loro che hanno già raggiunto traguardi importantissimi“.

    Cominciamo proprio da Sinner.

    Sta giocando un tennis eccellente, e sono convinto che nella partita persa a Montecarlo sia stato determinante il “clima” che si è creato durante l’incontro: un sacco di cagnara che lo ha sicuramente condizionato. Sinner, oltre che un grande atleta, è anche una persona molto seria e corretta, non è abituato alle caciare. Mi pare che in passato anche contro Tiafoe abbia perso allo stesso modo, per ragioni esterne al gioco. Semmai mi chiedo come sia stato possibile accettare che in un torneo si creino situazioni di pubblico di questo genere; bisognerebbe intervenire subito e riportare un clima di tranquillità. Caciare e cagnare non hanno niente a che fare col tennis, Sinner si è trovato di fronte un tennista un pò casinista ed è stato preso in contropiede, ma non ha niente da rimproverarsi. In un’atmosfera tranquilla sono del parere che avrebbe chiuso l’incontro a suo favore“.

    Berrettini?

    La sua bravura e le sue doti non le scopriamo certo adesso, sono sotto gli occhi di tutti: qui c’è un problema fisico, che deve curare attraverso il suo medico di fiducia. Poi tornerà al meglio”.

    Musetti?

    “Giù il cappello di fronte a chi arriva tra i primi venti del mondo. Vuol dire che è un campione, basta vedere chi ha superato in classifica”.

    La sorpresa di questo inizio 2023?

    Arnaldi, sta per entrare nei primi cento, anche lui è nato dopo il 2000, quindi non solo una speranza, ma già una certezza per il nostro tennis. Abbiamo iniziato il 2023 come meglio non si poteva, presto arriverà anche la vittoria in qualche 500 o 1000″.

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