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    TennisTalker MagazineTennis TTInterviste“Da quella volta che ho giocato a racchettoni in spiaggia con papà…”
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    “Da quella volta che ho giocato a racchettoni in spiaggia con papà…”

    Intervista a Lorenzo Carboni

    Lorenzo Carboni è un giovanissimo tennista algherese, classifica 2.1, che si allena a Bordighera nel Piatti Tennis Center ed è tesserato con il Tennis Club Italia di Forte dei Marmi.

    Con il circolo toscano ha appena vinto il titolo italiano a squadre under 16 insieme a Lorenzo Ghilarducci, Gabriele Celeri e Niccolò Graziani.

    Lorenzo nel 2021 ha conquistato il titolo tricolore individuale under 16 partendo come testa di serie n°12 e battendo in finale Andrea Meduri, terza testa di serie. Non partiva fra i favoriti, ma ha saputo conquistare il prestigioso titolo e da allora è iniziata la sua carriera da professionista.

    Lorenzo raccontaci come è iniziata la tua avventura nel mondo del tennis

    Avevo 3 anni e mezzo ed ero al mare con i miei genitori. Ho chiesto al papà di farmi giocare a racchettoni, lui era stanco perché tornava dal lavoro e non aveva molta voglia perché già immaginava di dover correre da tutte le parti per raccogliere la pallina. Invece fin da subito sono riuscito a palleggiare e a fare dei lunghi scambi. Ho così chiesto di iniziare a giocare a tennis e tutto è iniziato dal circolo tennis di Alghero.

    Adesso però ti alleni a Bordighera. Immagino però che a 16 anni tu non viva già da solo

    Sono arrivato a Bordighera quando avevo circa 12 anni e mezzo. Vivo insieme ai miei nonni che ogni 2 settimane si danno il cambio con i miei genitori. Quindi per due settimane al mese vivo con i nonni e le atre due con papà e mamma. Ho anche una sorella più grande, ha 20 anni, ma lei è rimasta ad Alghero e viene qui pochissimo.

    Nella finale Under 16 disputata al Tennis Club Padova, sei partito 3/0 sotto. Sentivi molto la partita?

    Ero entro in campo con una grande responsabilità. Eravamo 1/0 sotto perché avevamo perso il primo singolare e quindi la salvezza dipendeva dalla mia partita. Ero sicuramente teso e per questo inizialmente sbagliavo tanto. Però devo dire che è stato anche bravo il mio avversario perché stava giocando una bellissima partita. Sono comunque riuscito a stare calmo e a tenere calma anche la mia squadra che era in fibrillazione. Sono stato bravo a ribaltare la partita e poi è stato tutto più semplice.

    Quest’anno oltre al titolo di campione italiano under 16 a squadre sei anche vicecampione europeo con la nazionale italiana.

    Sì, sono in squadra con Lorenzo Angelini e Federico Cinà e abbiamo partecipato al campionato europeo under 16. Siamo arrivati fino in finale poi però purtroppo abbiamo perso contro la Spagna.

    Lorenzo Carboni al servizio
    Lorenzo Carboni al servizio

    Sei scaramantico prima di entrare in campo?

    Tantissimo! Quando devo giocare un torneo, fin da quando mi alzo, ho delle mie abitudini che sono ormai diventate una routine. Anche in campo se faccio il punto con quella pallina, la tengo anche per il punto dopo. Se sbaglio invece evito sempre quella pallina.

    Segui qualche altro sport oltre al tennis?

    Seguo poco il calcio, però mi piace e se c’è una partita la guardo volentieri. La mia squadra preferita è la Juventus. Mi piace molto anche il basket e devo dire che so giocare abbastanza bene!

    C’è un tennista al quale ti ispiri e che ti piace particolarmente?

    Da sempre Novak Djokovic è stato il mio esempio. Guardavo ininterrottamente i video per studiare come gioca e seguo tutte le sue partite. Si può dire che sono un suo piccolo fan.

    E fra gli italiani?

    Mi piace molto Lorenzo Sonego per come gioca e per la sua aggressività in campo. E poi ovviamente Sinner che ho spesso visto giocare nel centro di Piatti finchè era qui. So come si allena, ho visto come sta in campo e l’impegno che ci mette in tutto quello che fa. Mi piacciono molto queste sue caratteristiche.

    Quali sono i tuoi colpi migliori?

    Il mio colpo migliore è sempre stato il rovescio, anche se adesso sto lavorando molto sul dritto e mi sto avvicinando al livello del rovescio. Sicuramente devo allenare bene il servizio, che non è male, ma posso migliorare ancora. Tutto è ancora migliorabile!

    Ti piace il fatto che con il tennis hai la possibilità di viaggiare molto?

    Mi piace molto perché viaggiando si scoprono sempre cose nuove, conosci altri giocatori e vedi ambienti diversi da quelli ai quali sono abituato.

    Quali saranno i tuoi prossimi impegni?

    Il 7 di ottobre parto per la Spagna dove giocherò un ITF grado 2. Al momento sono nel tabellone delle qualificazioni, ma sto aspettando perché se si ritira qualcuno c’è la possibilità che io riesca ad entrare direttamente nel main draw. Poi dal 22 ottobre giocherò in A1 con il TC Italia.

    Oltre a te, chi c’è nella squadra?

    Sono tesserati con noi Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Jan-Lennard Struff, Yannick Hanfmann… posso dire di essere in ottima compagnia!

    Qual è il tuo obiettivo da qui a diciamo 3 o 4 anni?

    Vorrei poter già essere un giocatore importante e giocare i tornei più importanti come gli ATP 500, 1000 e i tornei del Grande Slam. Anche entrare fra i giocatori che partecipano alle Next Gen sarebbe un bel traguardo. Giocare in Italia in uno stadio così bello, mi piacerebbe moltissimo.

    Non posso non chiederti se utilizzi TennisTalker

    Sì, ho sempre usato TennisTalker anche se adesso confesso di guardare di più la classifica internazionale, quindi quella dell’ITF. Prima però lo consultavo sempre perché è un’applicazione molto utile, soprattutto perché spiega bene quanti punti servono per salire di categoria o per non scendere. Inoltre potevo vedere i risultati dei miei avversari e questo mi dava già un’idea di che tipo di giocatore avrei dovuto affrontare.

    Lorenzo, grazie per la chiacchierata e sono sicura che sentiremo presto parlare di te nel circuito professionistico!

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