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    Al Tc Carlino un vero prodigio organizzativo

    Al 5° Memorial Zanutta Andreasi può pensare ad una meraviglia temporale il riuscire a concentrare in un quarto di giro della domenica 4 chiusure di categoria, 5 finali del tabellone principale con l’aggiunta di una preventiva semifinale. L’impresa acquista genuina ammirazione davanti alla struttura del grazioso circolo della Bassa friulana, provvisto di due campi di cui uno solamente indoor nei quali confluiscono le 195 partecipazioni ai vari ambiti competitivi.

    La macchina organizzativa del sodalizio retto dal presidente Daniele Versolatto si incentra su di un “timetable” perfettamente pianificato ed oliato da personaggi in sintonia operativa come il giudice di gara Adriano Qualizza, il direttore del torneo Stefano Beato, i puntuali giudici di sedia Adriano Biasolo, Leonardo Sabot e l’eclettico Aurelio Occhipinti ai quali va aggiunto un manipolo di attivi volontari a sostegno del torneo Open con il limite 2.4.

    Una carrellata sulle chiusure vede per la quarta categoria Martina Avian in forza all’Azteca Sport prevalere sulla fiumicellese Carmen Fonzar per 6-2 6-4, mentre per il settore maschile la lotta intestina tra i due carlinesi Davide Lotti e Luca Stolfo si chiude per 6-2 7-5 a favore del primo. Per la preminenza tra le ragazze di terza la giovanissima Aurora Piccinin del Tc Martignacco esce alla distanza sulla giuliana Cecilia Franzin per 1-6 6-3 6-3, mentre tra i colleghi maschi il 3.1 portogruarese Puppo Alain non concede il bis vittorioso del 2021 al 3.2 del Tc Internos Michael Waltzing , freddandolo con un periodico 6-3.

    Onore anche alla generosità dell’over 45 Nicola Paolini, alfiere del circolo organizzatore che non manca di piazzarsi quale prima racchetta dell’anno tra i concorrenti 4Nc.

    Passando ai main draw delle gare a coppie vittoria liberatoria per 6-2 6-4 di Aurora Vignaduzzo ed Alessia Dolce sulle combattive Sara Zabeo e Giulia Cimador, con le 2.8 latisanesi ben “assortite in campo” grazie alla potenza esecutiva dei 180 cm. di Aurora ed all’intraprendenza di Alessia. Un durevole connubio che vale il riscatto della finale smarrita 12 mesi or sono.

    Ongarato e Romanin vincitori della gara di Doppio
    Ongarato e Romanin vincitori della gara di Doppio

    Tra gli attori del doppio maschile invocherebbe l’Oscar alla resistenza “Stachànov” Nicola Ongarato, costretto a due impegni esterni prima di giocare, a distanza di pochi minuti, semifinale e finale. Il conclusivo esito con un risicato 7-5 7-5 sul tandem composto dall’atleta di casa Davide Lotti e dal veneto Alain Puppo è in gran parte ascrivibile al sostegno balistico di Gabriele Romanin compagno di casacca di Ongarato anche al Tc Garden Fvg, struttura deve l’udinese gioca e catechizza nuovi adepti in amorosa corrispondenza con il dirompente sport del pàdel. 

    Le coppie finaliste del Doppio Misto
    Le coppie finaliste del Doppio Misto

    Non poteva mancare nel programma la gara di Doppio Misto che vede nuovamente a portata di titolo la “Dolce family” configurata dai 2.8 Alessia e Riccardo Pierelia, duetto sulla carta favorito, ma all’atto pratico stranamente sfasato, respinto per 6-4 6-4 ad opera della 3.1 Cecila Franzin e del 19enne Alessio Serra, un prestante mancino che condivide con la partner 16enne un buon braccio e schemi ben lubrificati sui rettangoli di gioco del Tc Triestino.

    Le finaliste Ludovica Mazzucchelli ed Anna Peres
    Le finaliste Ludovica Mazzucchelli ed Anna Peres

    Al calar della sera si arriva agli attesi match clou dell’Open, scontri che impegnano le seconde categorie di entrambi i sessi. Tabellone femminile molto competitivo che vede le due teste di serie la 2.6 Nicole Iosio e la 2.7 Elena Plesnicar congedarsi presto ed amaramente dalla compagnia, sopravanzate dall’incedere volitivo delle due finaliste la 21enne Anna Peres della società Modus di Tarcento e la 20enne Ludovica Mazzucchelli del Geo Village Sporting Club di Olbia. Entrambe in possesso di ranking da 2.7, anche se in verità valgono già lo scalino superiore. La friulana vuole riscattare la recente sconfitta subita dalla sarda sul filo di un doppio tie-break in quel di Castelfranco Veneto. Motivo stimolante per partire a manetta con un dritto incisivo vero forziere di punti, prendendo tempo ed angolazioni alla pur scattante rivale, costretta a vistosi fuori giri, tali da rimbalzarle un frustrante 1-6. Prosegue in testa la Peres nel secondo parziale, ma é brava la Mazzuchelli ad approfittare di un calo di precisione dell’avversaria per mettere a segno penetranti traiettorie che hanno la valenza di riportarla sul 3 pari. Una saggia amministrazione dei colpi consentono ad Anna di scalare lo score fino al 5-3 confezionandosi 3 match point, frutto di scambi roventi dalle alterne fortune. Così alla terza chance la rivendicazione fortemente cercata diventa realtà.

    I finalisti Open, i giudici Occhipinti e Qualizza ed il presidente Versolatto
    I finalisti Open, i giudici Occhipinti e Qualizza ed il presidente Versolatto

    Nessuno sconquasso nella lista Open in mano ai giocatori veneti, piazzati come primi del seeding in virtù del del ranking 2.4 ed arrivati indenni alla recita conclusiva. Si tratta di Carlo De Nardi del Park Tennis di Treviso e di Tommaso Lago del Ct Vicenza, ex n. 1100 nel 2016. Il vicentino dal baricentro basso e dall’esplosiva mobilità gioca prevalentemente di misura con palle arcuate dal diverso peso e direzione, ma soprattutto affila il rovescio in back con recuperi inaspettati e destabilizzanti che costano al trevigiano grappoli di punti persi nel primo set, dominato da Lago per 6-2. La musica cambia nel secondo tempo, merito di De Nardi il quale prende il tempo ai velenosi back grazie ad opportuni piegamenti e si avvale della conseguente spinta delle gambe per sparare colpi angolati e violenti, appoggiato anche da prime di servizio di complicato controllo progressivamente mal digerite dal rivale.

    Il trentenne Lago, maestro di tennis in quel di Scorzè, paga in vigoria fisica il lavoro ai fianchi del 24enne avversario e non cambiando né tattica di gioco né possedendo impetuosità nei colpi per comandare lo scambio, pur essendo artefice di alcuni applauditi scambi a perdifiato, non riesce a frenare la slavina negativa portatrice di un duplice 3-6, computo tombale della disputa.

    Momento di giubilo per l’intero direttivo del club per l’arrivo alle premiazioni di sindaco e vice sindaco della cittadina e per la presenza della vedova Zanutta main sponsor della manifestazione.

    fausto serafini

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