Gli animi si sono scaldati a un certo punto nella partita che ha visto contrapposti Sonego e Shapovalov. Protagonista dell’episodio non è però stato il classe ’95 torinese, bensì il suo avversario, che prima ha avuto un acceso scambio di parole con il giudice di sedia riguardo il punto di caduta di una seconda di servizio, poi, incapace di controllarsi, si è rivolto al pubblico che aveva preso a fischiarlo – a gettare benzina sul fuoco ha contribuito la punizione inflitta al canadese per aver scavalcato la rete nell’andare a indicare il segno lasciato dalla pallina nella parte di campo dell’italiano. Shapovalov alla fine ha comunque avuto la meglio su Sonego per 7-6(5), 3-6, 6-3, accedendo così ai sedicesimi dove affronterà oggi Nikoloz Basilashvili.
S: Shapovalov
G: giudice di sedia
S: “Ecco il segno, proprio lì, lo vedi”
G: “Capisco fosse un servizio in kick, quello è il segno a cui mi rifacevo, mica ho pensato fosse andato tanto corto. Senti Denis, siccome hai oltrepassato la rete ti becchi un’altra violazione del codice. Non puoi oltrepassare la rete”.
S: “Non ci credo! Ma dai, stavo solo indicando il segno. Chiama un supervisore, è una cazzata! È così ingiusto”.
G: “Senti Denis, so quello che stavi facendo”
S: “Non sto facendo nulla di antisportivo. Come puoi darmi un punto di penalità per una roba del genere?”
G: “È la regola, tutto qui”.
S: “No, no, è stupido. È talmente ingiusto. Chiama il supervisore, ti mostro il segno”.
Dopo aver detto la sua anche al supervisore, Shapovalov, già parecchio nervoso vista la situazione, si è rivolto al pubblico che nel frattempo lo fischiava con un non proprio conciliante “Chiudete la cazzo di bocca!”
Nella conferenza stampa post partita il canadese è tornato sull’accaduto, iniziando col lamentarsi di uno spettatore in particolare che a sua dire avrebbe meritato di essere espulso: “Mi diceva di uscire dal campo, di andarmene via di lì, mi faceva segno di smammare, cercando ovviamente di farmi innervosire o cose così”.
“Il motivo per cui (il disturbatore) non è stato espulso è stato perché (il giudice di sedia) mi ha detto di non aver visto quel che era successo. È decisamente comprensibile. Credo l’abbia tenuto d’occhio dopo quello. Non mi ha più infastidito in seguito”.
“Penso che nell’NBA ci siano molti disturbatori e gente del genere. Sono piuttosto severi con la sicurezza e tutto il resto, in modo che (i fan) non superino una certa linea. Se lo fanno vengono subito espulsi”.
“Ovviamente penso sia una questione di foga del momento. Devo semplicemente migliorare nel gestirmi in quelle occasioni. Ma guardando avanti, ho giocato a Roma molte volte. I fan mi adorano qui e io adoro i fan… anche dopo la partita c’erano parecchie persone in piedi, in attesa di foto e roba del genere. Mi piace davvero questo sport e amo essere qui. Sono super entusiasta di giocare un’altra partita, solo non contro un italiano” – ha scherzato.