Domani al Master 1000 di Madrid si sfideranno nuovamente Novak Djokovic ed Andy Murray, dopo addirittura cinque anni dall’ultima volta – nel gennaio 2017 si scontrarono all’Open del Qatar, vinse il serbo 6-3, 5-7, 6-4.
Non era nei piani di Murray trovarsi nella capitale spagnola in occasione di quest’importante torneo, ma vistosi offrire un’inaspettata wildcard ha scelto di prendere al volo l’occasione. E al momento naviga a vele spiegate: 6-3, 6-4 rifilato al primo turno a un Thiem rientrato da poco nel Tour, e un 6-1, 3-6, 6-2 per scavallare l’ostacolo Shapovalov, regalando al pubblico madrileno un imprevisto ribaltone dei pronostici. Domani agli ottavi c’è Nole, e nonostante il buon momento Murray è il primo riconoscere la difficoltà dell’impresa imminente: “Lui è il n. 1 al mondo e io ho un’anca di metallo!”
C’è però la gioia di tornare a vivere momenti del genere:“Non sapevo se avrei avuto l’opportunità di giocare di nuovo partite del genere. In teoria non dovrei avere possibilità in questa partita. Ma ho lavorato più duramente che potevo, mi sono messo in una buona condizione ed è una fantastica opportunità il giocare di nuovo contro di lui sul campo di un importantissimo torneo”.
“Mi sono allenato molto duramente le ultime quattro o cinque settimane, e ho rimesso per bene in sesto il mio gioco. Mi muovo molto meglio di come facevo a inizio anno e per l’intero mio modo di giocare questo fa un’enorme differenza. In campo mi permette di prendere decisioni diverse. Il mio modo di muovermi mi ha vinto la partita stanotte. Ho difeso così tanti punti. (Shapovalov) ha talmente tanta potenza, ma sono riuscito a difendere parecchi punti e questo mi è valso la partita, e ne sono molto felice”.
La determinazione mostrata dal britannico, che negli ultimi anni ne ha passate parecchie, è d’ispirazione anche per lo stesso Djokovic, che di lui ha detto: “(Murray) si muove bene, gioca sempre meglio. È fantastico da vedere perché è un giocatore importante per il nostro gioco. Ha lasciato il suo segno nella storia del nostro sport vincendo svariati Grandi Slam e medaglie d’oro olimpiche e diventando n. 1 al mondo. È uno dei nomi più importanti che abbiamo. Il fatto che gareggi ancora è fantastico, ed è impressionante che il tempo passi ma lui sia qui a giocare e persino ad alto livello, considerata l’operazione chirurgica e quel che ha passato negli ultimi anni. La sua resilienza e il suo spirito combattivo sono davvero d’ispirazione”.