Alberto Guerini ed il suo staff sfidano nuovamente Giove Pluvio e, con l’usuale temerarietà e sicurezza, concludono sui rossi dell’Aprilia Tennis Center gare Open combined e premiazioni nei tempi previsti. Non essendo stata una progressione di semplice fluidità temporale, nella giornata conclusiva si sono dovute consumare semifinali e finali, visto che il dispettoso meteo non aveva risparmiato ripetuti agguati al Giudice arbitro Aurelio Occhipinti, in conserva con gli organizzatori e con i giocatori sempre vigili nei loro trasferimenti verso i campi di Aprilia Marittima.
Partendo dal tennis in gonnella con il limite a 2.5, poca gloria nell’esordio al tabellone finale per le qualificate e conferma della preminenza delle prime quattro del seeding nell’impegnativo turno mattutino di semifinale.
Serena D’Ercole, prima della lista deve ricorrere al super tie-break (3-6 7-5 10-4) per aver ragione dell’agguerrita 2.8 Elena Manzoni 16enne del Tc Padova. Simile andamento accompagna anche la prova di Benedetta Baratto che nel testa a testa con la 2.8 Aurora Vignaduzzo, dopo aver chiuso il primo set per 6-4, subisce dalla 16enne del Tc Latisana un demotivante bagel che la ragazza é brava a interiorizzare, vincendo per 10-3 il tempo decisivo.
Finale tra la D’Ercole portacolori del River Sporting Club di Cervignano e la giovane Baratto che indossa la casacca del Pana.Ma Ssd (il club fondato da Adriano Panatta a Treviso sul sito dell’ex Zambon) ma che si allena a Vicenza alla Horizon Tennis Home di Massimo Sartori. Parte decisa e concentrata la friulana che sale subito sul 4-0 con palle ascendenti e profonde, colpi che la Baratto stenta a contenere, reagendo con accelerazioni fuori misura. Perso il primo parziale per 3-6 la veneta incomincia ad assestare diverse zampate vincenti di dritto e a disegnare secchi diagonali di rovescio, iniziative che intaccano la solidità della D’Ercole, troppo arroccata sulla fase difensiva con pallate estenuanti dal fondo e sporadiche discese a rete.
Smarrito il secondo set per 5-7 la cervignanese non demorde, aumenta il numero delle palle ben raschiate in back e le corse protettive degli angoli, dando vita con la sua rivale a lunghi scambi con un’altalena di emozionanti break e controbreak fino a ritrovarsi nel tie-break avanti per 5-3. Ma, con la disfatta alle porte l’infaticabile Baratto rimonta e vince per 7-5. Una gratificazione nel mettere le mani sul trofeo, che trova rispondenza nell’aver saputo continuare a cercare stoccate vincenti, dando fondo alla sua tenacia per arraffare il sofferto successo.
Sul versante maschile le previsioni arbitrali sul disegno del tabellone si perpetuano nuovamente con il 2.6 Alberto Milana, vincitore in semifinale per 6-3 6-2 sul 16enne del Ct Belluno Giovanni Antonello, e il 2.8 Filippo Boer eversore per 6-2 6-1 del 16enne Ganusevych Gottardo Danil, alfiere del River Sporting Club di Cervignano.
A poche ore dalla precedente semifinale, il friulano Milana, che nella scorsa estate aveva superato a Bibione il suo rivale, inizia con il suo tennis preciso da fondo campo, esaltato dalla paziente costruzione del punto spesso finalizzato a rete. Sapienza tattica nel ritmo e schemi del 23enne giocatore del River Sporting Club che non trovano la sperata accoglienza nelle corde del rivale, ragazzo dal fisico elastico, mobile, aggressivo, in continua pressione con i fondamentali e dove emerge un rovescio bimane diretto a pizzicare le righe.
Il mancino 17enne in forza all’Eurosporting di Treviso scioglie il braccio, non concede tregua alle giocate di un provato Milana, che sempre più spesso viene passato a rete ed il cui calo d’intensità viene zavorrato da molti errori di misura.
Inevitabile la sconfitta enunciata dal giudice di sedia Adriano Biasiolo, mentre é netto il successo del trevigiano che alza il trofeo con lo score di 6-2 6-1.
Osservazione a margine degli incontri. Tra i 94 partecipanti di ambo i sessi la società del presidente del River Sporting Club di Cervignano, Simone Appio, é riuscita a portare nell’imbuto delle semifinali ben 3 atleti, anche se poi i titoli hanno imboccato le spianate strade del confinante Veneto.
Premiazioni condotte dal factotum Alberto Guerini ed onorate da una scelta rappresentanza del Comune di Latisana, sindaco Lanfranco Sette in testa.
fausto serafini