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    TennisTalker MagazineTennis TTIntervisteMatias Baez: giochiamo a Padel con il sorriso!
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    Matias Baez: giochiamo a Padel con il sorriso!

    Matias è un giocatore argentino professionista e maestro di padel che da più di quattro anni vive e lavora a Torino.

    MATIAS, RACCONTACI UN PO’ LA TUA STORIA

    Sono nato nel 1981 a Laboulaye Cordoba, una piccola città argentina. Già a 9 anni ho iniziato a giocare a padel perché nel mio paese è uno sport conosciutissimo e praticato fin dall’inizio degli anni ’80. In Argentina in quegli anni era una vera e propria mania, tutti giocavano a padel: uomini, donne, grandi, bambini, ricchi, poveri… non c’era alcun tipo di distinzione. Era incredibile! In realtà dobbiamo ricordare che il primo campo è nato, quasi per caso, in Messico nel 1969 quando un miliardario ha trasformato un terreno dietro la sua villa in un campo da gioco con la rete e tutto attorno ha fatto costruire delle pareti per evitare che la palla finisse in mezzo alla fitta vegetazione che circondava il campo. La palla colpendo le pareti tornava indietro e quindi… perché non rimetterla in gioco? Il padel però è arrivato da noi grazie agli argentini che andavano in vacanza in Spagna, a Marbella, e che hanno esportato questo sport. Il padel si è poi diffuso in gran parte del Sud America – Paraguay, Cile, Uruguay, meno in Perù, abbastanza in Messico – ma la vera padel-mania era in Argentina, più che ovunque!

    COME SI E’ SVOLTA LA TUA CARRIERA? 

    Da giovanissimo sono diventato campione della regione di Cuyo, che si trova nella parte ovest dell’Argentina. Ho giocato molti tornei fino ad arrivare alla più alta categoria che si chiama Primera e ho giocato nel circuito professionistico argentino. Sono molto amico di un grande giocatore che si chiama Daniel Gutiérrez che nel 2007 si è traferito in Spagna, a Madrid, per giocare il circuito professionistico e dopo circa un paio di anni mi ha chiamato per chiedermi se volevo raggiungerlo per lavorare come maestro e per provare anch’io a giocare nel circuito. Dopo 7 anni vissuti a Madrid, ho avuto un’offerta di lavoro per venire a Torino a fare il maestro e così sono arrivato in Italia. 

    QUAL’E’ STATA LA TUA MIGLIOR POSIZIONE NEL RANKING MONDIALE? 

    Dal 2006 al 2012 si giocava nel Padel Pro Tour e il mio ranking era circa n.80, quindi ero fra le prime 40 coppie al mondo. In seguito è nato un nuovo circuito molto importante, il Word Padel Tour, quasi paragonabile al circuito professionistico del tennis, con un montepremi elevato e abbiamo iniziato a giocare in campi e stadi bellissimi. Praticamente tutti noi giocatori abbiamo firmato un contratto con questo nuovo circuito. Nell’ultimo anno però è nato in Quatar un ulteriore circuito – il Premier Padel – che si gioca in tutto il mondo con un montepremi ancora più alto del World Padel Tour e quindi molti giocatori ora vogliono partecipare a questo circuito, ma sono ancora legati da un contratto al World Padel Tour. Vedremo cosa succederà!

    COME SI STA DIFFONDENDO IL PADEL NEL MONDO? 

    Il padel, oltre che in Argentina e Spagna, oggi si gioca moltissimo in Italia e in Svezia. Piace molto nel sud della Francia e in Portogallo. Si gioca anche in Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, ma non ancora come negli altri paesi.

    SECONDO TE I RAGAZZINI ADESSO COMINCIANO A GIOCARE SUBITO A PADEL O C’È COMUNQUE ANCORA UN PRIMO PASSAGGIO DAL TENNIS? 

    Fino ad ora vedo soprattutto ragazzi che arrivano dal tennis e che ora giocano a padel, o anche a padel. Adesso in alcuni circoli stanno iniziando ad organizzare delle scuole dedicate ai più giovani, ma è ancora una cosa molto nuova. Quando sono arrivato io in Italia, non c’era nessun ragazzino piccolo che giocasse già a padel, ma adesso le cose stanno cambiando. Il tennis è più difficile per mille motivi, ma soprattutto non bisogna mai dimenticare che il padel è più socievole. Il tennis è principalmente uno sport individuale, si gioca più in singolo che in doppio. Il padel si gioca sempre in 4, che è già un buon numero per essere un “gruppo”, per stare in compagnia. 

    I TUOI PROSSIMI IMPEGNI? Ho appena giocato a Bari una tappa del circuito Slam Padel by Mini; mi piace ancora competere anche se adesso è diventato più difficile per me. Ci sono molti ragazzi giovani che hanno già trovato degli sponsor e si allenano tutti i giorni. Ho giocato con un ragazzo argentino di 24 anni che gioca nel World Padel Tour, Facundo Dominguez, n.79 al mondo.

    UN TUO CONSIGLIO PER CHI VUOLE INIZIARE A GIOCARE A PADEL? Il mio consiglio è quello di divertirsi. Fare sport fa benissimo, ma la cosa più importante è il divertimento. Non mi piace quando vedo le persone che in campo si arrabbiano e si innervosiscono se perdono; giocare non è un lavoro, non deve essere un problema. Non bisogna avere la pressione di vincere sempre, l’obiettivo principale è entrare in campo con il sorriso divertendosi!

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