È cominciata come una partita serrata, estremamente competitiva. Alla pressione di dover essere il primo a difendere il proprio turno alla battuta Sinner ha reagito con sangue freddo, sventando nel primo set un break point al 3° e due al 5°. Primi scricchiolii invece per Kyrgios, evidentemente frustrato dal non aver saputo cogliere al volo le molteplici opportunità. “È completamente diverso”- si è sfogato l’australiano. “Uno pensa che qualcuno vada a dire ai giocatori prima che l’evento inizi ‘Ehi, ragazzi, solo per farvelo sapere, il Centrale per qualche strano motivo è completamente diverso dal Grandstand’. È come avere erba e terra battuta. Che pagliacciata”.
Nonostante questi primi segni di nervosismo la concentrazione Kyrgios non l’aveva ancora lasciata per strada. All’8° infatti, quando è stato l’italiano a farsi aggressivo e a minacciare di rubargli il servizio, Nick ha risposto bene, disinnescando entrambi i break point a disposizione di Sinner.
Il problema è che a miccia innescata gli riesce difficile lasciar stare. Sul finire del 9° game un’improvvisa comunicazione via walkie-talkie porta Bernardes a interrompere il gioco a scambio già cominciato. A game archiviato – netto 40-15 a favore dell’italiano – Kyrgios proprio non ce l’ha fatta a non dar voce ai suoi pensieri, a focalizzarsi su altro. “Com’è possibile?! Com’è possibile?! È il quarto round a Miami – uno dei tornei più importanti – e voi gente non sapete fare il vostro lavoro. È imbarazzante! Dovrebbe essere licenziato all’istante. Pigliatevi una nuova squadra di arbitri, questi non sanno fare un cazzo. È una pagliacciata. Liberatevi di ciascun membro dello staff e ricominciate da capo. Tutto. Ve le gestirò io le gare. Potrei fare un lavoro 100 volte migliore. […] Voi gente non sapete nemmeno arbitrare correttamente”.
Poi, nel tie-break, un dritto a sventaglio di poco a lato è la conclusione davvero sfortunata di uno scambio su cui l’australiano aveva il pieno controllo. Saltano i nervi e salta la racchetta di Kyrgios sbattuta violentemente a terra.
Da qui in avanti la situazione precipita rapidamente. Il polemico monologo di Kyrgios si fa sempre più insistente e sul 5-3 Bernardes lo punisce con un punto di penalità per condotta antisportiva. “Non ho detto niente… Cosa c’è di antisportivo?” “Ho ferito i tuoi sentimenti?” protesta il classe ’95. “Stavi parlando di me… Gioca e basta”- replica secco Bernardes.
Ma tempo un doppio fallo e già si chiude il set d’apertura. Subito Kyrgios approfitta della pausa per riprendere da dove si era interrotto e chiedere provocatoriamente al giudice di sedia cosa avesse fatto di antisportivo. Bernardes prova a chiuderla lì. Kyrgios sbotta pretendendo di poter subito parlare con qualcuno. Dopodiché si dirige verso la sua panchina e rompe la racchetta sbattendola a terra ripetutamente. Bernardes prontamente lo punisce con un game di penalità. Nel secondo set Sinner è bravo a tenere il polso della partita impedendo all’australiano di rientrare e anzi, portandosi anticipatamente a casa il set grazie a un break point al 9°.
Questo lo sfogo di Kyrgios sul suo account twitter: “‘Potresti farlo tu il lavoro di un giudice di sedia’ – è stato quel che ho detto al mio migliore amico e che mi ha procurato una ‘violazione del codice per antisportività’ sul 5-3 nel tie-break del primo set. Con centinaia di migliaia di dollari in ballo è stata quella la decisione che ha preso perché i sentimenti del giudice di sedia sono stati feriti. TROVATEVI GENTE NUOVA”.
“Non fraintendetemi. Ho un rispetto pazzesco per @janniksin. È uno dei miei giocatori preferiti ed è TROPPO BRAVO. Tutto questo era rivolto a un giudice di sedia che chiaramente NON È ABBASTANZA BRAVO per occuparsi di partite del genere. Nient’altro che una tirata d’orecchi per lui giusto? Che pagliacciata”.
Queste invece le considerazioni di Sinner nel post partita: “Ho solo cercato di rimanere nel momento presente. So che è in grado di alzare il suo livello in un attimo, specie dopo che ti brekka. Sul 4-3 (nel secondo set), se lì avessi servito peggio sarebbe potuto rientrare nella partita. Ho provato in qualche modo a restare calmo e penso di avere fatto un gran bel lavoro oggi”.
Ha aggiunto: “Oggi ho alzato un po’ il mio livello. Ho provato a giocare un po’ più aggressivo. Le condizioni sono un po’ più agevoli, non c’è lo stesso vento (che c’era a Indian Wells). Ho provato a stare vicino alla linea di fondo. Ho anche servito bene in momenti importanti. È qualcosa che può darmi molta fiducia in vista del prossimo round”.
Sinceramente la multa totale (sono 4 per diversi motivi) che gli hanno dato é piú alta di quella presa da Zverev ad Acapulco non vedo la proprorzione.