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    Strategie di gestione dello stress: da dove partire per impostare un lavoro funzionale ed efficace

    “Lo stress dovrebbe essere una potente forza motrice, non un ostacolo”

    [Bill Phillips]

    Eccoci tornati con la rubrica di MENTAL TRAINING. La nostra mental coach Sara Bordo e il suo collaboratore Gabriele Costanzo continuano a parlarci della tematica dello stress.

    Nei precedenti articoli abbiamo visto come lo stress faccia costantemente parte della nostra vita e di quanto in alcun modo sia auspicabile eliminarlo. Motivo per il quale ciò a cui dovremmo tendere davanti ad una situazione attivante è quella di migliorare la nostra capacità di gestione dello stress piuttosto che di rimozione dello stesso.

    Da qui la domanda che tantissimi professionisti pongono al nostro Team: “Come posso gestire lo stress?”

    Per rispondere a questa domanda ci vorrebbe ben più di qualche articolo e perlomeno qualche ora di messa in campo delle tecniche trasmesse insieme al proprio Psicologo dello Sport o professionista di riferimento. Cerchiamo tuttavia di dare alcune indicazioni utili per avere un approccio strategico verso la gestione dello stress.

    Da dove partire:

    Molto spesso ci facciamo investire dallo stress senza neanche aver ben chiaro in mente che cosa lo abbia causato o innestato. È il classico momento in cui nella mente di un atleta albergano frasi del tipo “Non ci sto capendo niente”, “Non mi riesce nulla”, “Non ce la faccio più”, ecc.. e potremmo andare avanti molto oltre. In situazioni di questo tipo la percezione che l’atleta ha è quella di trovarsi all’interno di un incendio dove non percepisce alcuna possibilità di uscita. Purtroppo in quei momenti molto spesso è troppo tardi per intervenire efficacemente e riuscire a domare quel fuoco; ed allo stesso tempo non tutti dispongono di adeguati estintori collaudati (che nella nostra metafora rappresentano delle tecniche di natura mentale e psicologica) o sono in grado di utilizzarli perché annebbiati dal fumo intorno a loro (attivazione emozionale troppo elevata che non permette un accesso a risorse di natura cognitiva).

    Ecco che un primo aspetto da cui partire “a freddo” e quindi fuori dalla prestazione può essere quello di identificare ciò che ha causato quell’incendio ovvero la prima vera scintilla da cui tutto è partito. Cercare quindi di riconoscere quelli che sono gli antecedenti della situazione stressogena può essere davvero un utile punto di partenza su cui costruire strategie di intervento adeguate e funzionali alla gestione della situazione attivante. Da questa preliminare analisi possono anche esser riconosciuti dei “pattern” ovvero degli eventi o concatenazioni di situazioni a cui l’atleta è più sensibile e che quindi potrebbero essere inizialmente gestite da un punto di vista esterno e situazionale. Naturalmente è importante che questo passaggio venga fatto nella maniera più specifica possibile dato che sono i dettagli a far la differenza ed è per questo fondamentale che non vengano tralasciati. Un esercizio utile può anche essere quello di descrivere in forma scritta le proprie situazioni attivanti cercando di riconoscere in modo più oggettivo insieme al proprio coach ciò che più lo predispone ad un’attivazione.

    A cosa serve:

    Lavorando sull’identificazione di queste componenti, l’atleta potrà così ben definire degli antecedenti per lui/lei attivanti ed insieme al proprio coach o Psicologo dello Sport di riferimento sviluppare delle strategie di intervento che prendano in considerazione sia la modulazione di aspetti contestuali che la gestione di componenti di natura interna.

    Un esercizio costante permetterà inoltre di aumentare l’autoconsapevolezza dell’atleta che rappresenta il primo passo utile verso qualsiasi tipo di cambiamento. Una skill molto spesso messa in secondo piano, ma che risulta essere di fondamentale importanza per la gestione e modifica dei comportamenti.

    Sia chiaro, questo rappresenta solo un primo passaggio, ma dare al vostro professionista di riferimento certe informazioni in tal senso può essere già un primo utilissimo punto di partenza per impostare un lavoro che veda al centro la trasmissione di conoscenze ed il conseguente apprendimento di competenze utili per gestire efficacemente lo stress e non solo.

    E tu? Sai quali sono le situazioni che abitualmente ti di-stressano?

    Segui i prossimi articoli per scoprire strategie pratiche per gestire sempre di più lo stress.

    PERFORM-UP TEAM

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