Figlio di industriali, nacque a Parigi nel 1904. Il padre era socio nella fabbrica di automobili francese della Hispano-Suiza, auto che venne regalata a René per gli esami di maturità. Si sposò nel 1930 con la golfista Simone de La Chaume, con la quale ebbe quattro figli. [wikipedia]
Il soprannome “Coccodrillo” iniziò ad essere associato a Lacoste nel 1927. Egli diceva: “«Il soprannome mi venne dato dai miei compagni di squadra. A Boston, dove ci trovavamo per affrontare l’Australia in una semifinale di Coppa Davis, mi accadeva ogni giorno di passare di fronte ad un negozio chic, che esponeva una borsa in pelle di coccodrillo, adatta a contenere le mie racchette. La mia ammirazione per la borsa suscitò il divertimento generale, tanto che Pierre Gillou, il nostro capitano, mi promise che, se avessi vinto i miei due singolari, me l’avrebbe regalata. L’immagine del coccodrillo divenne un simbolo fortunato, tanto che lo feci ricamare sui blazer bianchi da tennis e, in seguito, sulle camicette”.
René Lacoste non era predestinato per una carriera sportiva. A 18 anni però, ha fatto la scelta decisiva per dedicarsi interamente alla sua passione, il tennis. Si è allenato inesorabilmente per affinare il suo vigore, la sua precisione e la sua concentrazione, che desiderava “i più perfetti possibile”. Non ha perso mai, rendendo ogni sconfitta una vittoria per il miglioramento. Un metodo che dimostrerà il suo valore: ha vinto sette importanti tornei singoli e ha fatto vincere la squadra francese alla Coppa Davis nel 1927 e 1928.
Il colpo di genio
Camicia a maniche lunghe, pantaloni con pinces e cintura: non spetta allo sportivo adattarsi al proprio outfit, ma il contrario. René Lacoste ha messo la facilità in primo piano e ha compreso la necessità di un guardaroba adatto. Sfidando le convenzioni, ha accorciato le maniche della camicia per immaginare una polo comoda. Per la prima volta le creazioni sono ricamate con un coccodrillo inconfondibile, rendendole riconoscibili a colpo d’occhio, si legge sul sito ufficiale del brand.
Definito da sempre ‘un inventore inquieto’, René Lacoste ha inventato addirittura una racchetta in metallo, pratica e maneggevole, ha scritto un libro ‘Tennis’, una vera e propria Bibbia, e vestendo gli amici ha reso il suo brand sempre più conosciuto fino a diventare quello che è oggi: un simbolo inconfondibile.