“Quando mi alleno, creo anche un’immagine mentale di come poter passare al meglio la palla a un compagno, che magari si trova solo davanti al portiere della squadra avversaria.
Ciò che faccio sempre – prima di ogni partita, ogni giorno e ogni notte – è cercare di pensare alle cose che farò, di immaginare un modo di giocare a cui nessun altro ha pensato, tenendo sempre a mente i punti di forza di tutti i miei compagni di squadra. Immagino la prossima partita” [Ronaldinho]
Nell’articolo precedente La nostra Psicologa dello Sport Sara Bordo e il collaboratore Gabriele Costanzo ci hanno presentato l’importanza della visualizzazione mentale e di come questa tecnica viene utilizzata dai grandi tennisti, prima su tutti Djokovic.
La visualizzazione mentale è una tecnica di Mental Training molto utilizzata in ambito sportivo per potenziare la performance degli atleti attraverso l’utilizzo di immagini mentali con molteplici scopi, tra cui la possibilità di:
• Rievocare eventi con forte valenza emotiva in grado di orientare i comportamenti verso obiettivi e scopi specifici;
• Oltre che per ripetere e riprodurre nella mente le abilità e le strategie come scambi, gesti tecnici e situazioni di gioco.
Quando utilizzarla?
L’atleta può utilizzare questa tecnica in qualsiasi momento come se fosse una vera e propria modalità di allenamento mentale alla prestazione.
Risulta tuttavia estremamente utili ed indicata prima di una gara o durante l’allenamento, in particolar modo nei momenti di pausa dal gioco che accompagnano una normale partita di tennis.
Come funziona?
Da un punto di vista pratico questa tecnica consiste nel chiudere gli occhi e visualizzare scene di gioco o particolari movimenti specifici (esecuzione del diritto, rovescio ecc). Nel fare questo, è come se l’atleta dovesse immaginare davanti a sé uno schermo dove visualizza e si concentra sugli aspetti su cui ha deciso di focalizzare la propria prestazione ed allenamento.
Perché funziona?
Moltissime ricerche sottolineano come l’immaginazione del gesto motorio permetta l’attivazione dei medesimi circuiti cerebrali che si attivano nel momento in cui stiamo realmente mettendo in atto quel gesto (principio alla base della scoperta dei neuroni specchio).
In questo senso, la ripetizione esatta del gesto motorio permette all’atleta di consolidare e rinforzare la traccia nella propria memoria a lungo termine.
L’immaginazione rappresenta dunque un vero e proprio sistema di codifica che permette all’atleta di comprendere e acquisire le sequenze del movimento, capirle meglio e modificarle in modo appropriato.
Le ricerche mostrano che la combinazione della pratica mentale e fisica mostra risultati molto superiori rispetto al solo esercizio fisico (questo accade solo se la tecnica viene costantemente allenata e affiancata all’attività fisica).
Come integrarlo nel proprio allenamento?
Nonostante appaia come una tecnica abbastanza semplice da utilizzare ed apprendere, necessita di principio scientifici alla base per ottenere i risultati sperati.
In questo senso, l’aiuto di un professionista del settore diventa fondamentale dato che può avere nel proprio bagaglio dei veri e propri strumenti per rendere pratici e fruibili i vantaggi che possono derivarne dall’utilizzo.
Sperando di aver stimolato ancor di più la vostra curiosità, nelle prossime settimane cercheremo di raccontarvi ancora di più di questa tecnica per poi focalizzarci su di un modello specifico che possiate far vostro ed utilizzare insieme al professionista della Preparazione Mentale nel tennis a cui deciderete di affidarvi.
Sara Bordo e Gabriele Costanzo
Perform-up Team