Intervista TT – il dietro le quinte della progettazione e sviluppo di una nuova racchetta da tennis.
Da che cosa nasce la motivazione a creare nuovi modelli di racchetta?
Posso solo fornire la nostra motivazione in Snauwaert, penso sia condivisa da tanti ma non da tutti. Un nuovo modello di racchetta viene creato per offrire una risposta ad esigenze specifiche di una o più categorie di giocatori che non avevamo ancora soddisfatto, del tutto o in parte.
Quanto è importante innovare e quanto il feedback dei vostri clienti sui modelli già in commercio?
Dobbiamo definire meglio cosa si intende per innovazione: significa trovare risposte nuove a domande esistenti o a bisogni latenti. Ad esempio, cambiare il colore di una racchetta non è una innovazione.
Per innovare è fondamentale saper ascoltare il feedback dei clienti. Prima di tutto si deve capire cosa migliorare nei prodotti attuali. Si deve inoltre sapere interpretare i feedback e anticipare tendenze e cambiamenti nel gioco. Questo permette di offrire una risposta prima ancora che la domanda sia formulata esplicitamente. Henry Ford ha inventato la Model T in questa maniera, altrimenti si sarebbe forse limitato a modificare le balestre dei carri trainati dai cavalli per aumentarne il comfort.
Nell’innovazione annuale quanto in media è design tecnico e quanto miglioramento dei materiali?
Tutto va contestualizzato. Le grandi innovazioni nelle racchette da tennis possono essere divise in due categorie: materiali e geometrie. Il passaggio dal legno al metallo (acciaio e alluminio) e poi al composito a base di fibra di carbonio ha definito il passaggio dal gioco classico a quello moderno, assecondando l’evoluzione atletica dei giocatori. Altri passaggi importanti sono avvenuti con l’evoluzione della geometria delle racchette. Pensate ai primi oversize, ai longbody, alle racchette profilate, solo per menzionarne alcune. Oggi la progettazione tridimensionale permette di sviluppare geometrie complesse ed efficienti sia per la forma del telaio che per le sezioni dello stesso. Al giorno d’oggi le innovazioni che si traducono in miglioramenti quantificabili sono principalmente geometriche, quanto meno fino alla prossima rivoluzione dei materiali utilizzati. Fino ad oggi in Snauwaert ci siamo concentrati sul design e quindi la geometria, ma non escludo che un domani proporremo delle innovazioni legate ai materiali, ma solo ed unicamente se porteranno degli evidenti benefici.
Qual è la procedura di realizzazione del prototipo di un nuovo modello?
Terminata la progettazione in 3D del nuovo telaio e realizzato lo stampo, vengono definite una o più opzioni di laminazione del materiale composito (tipologia e orientazione delle fibre, posizionamento nel telaio) per raggiungere gli obiettivi di specifiche tecniche e giocabilità. Vengono quindi realizzate una o più varianti da confrontare in laboratorio e in campo.
Che test deve superare un prototipo per diventare un prodotto? E conseguentemente quali sono i tempi di sviluppo da prototipo a prodotto?
Ogni marchio ha i suoi standard, sia in fase di sviluppo che in produzione. Gli standard che adottiamo in Snauwaert sono i più selettivi e infatti spendiamo di più sia nello sviluppo che in produzione. I test di laboratorio durante lo sviluppo sono di tipo statico e dinamico e ancora una volta variano da marchio a marchio. I test statici verificano principalmente la resistenza a carichi statici e ci sono dei valori minimi da superare. I test dinamici includono impatti (pensando ai giocatori che non amano sbagliare dei punti facili) e cicli di fatica per simulare l’utilizzo della racchetta nel suo ciclo di vita atteso. In base alla complessità del progetto i tempi di sviluppo possono passare da sei mesi a un anno e mezzo.
Vi é piaciuta l’intervista? Avete delle domande da porre a Roberto Gazzara? Se si, non esitate a commentare!