More
    TennisTalker MagazineNewsCovid-19: Cosa abbiamo imparato dalla pandemia di coronavirus
    Pubblicato in:

    Covid-19: Cosa abbiamo imparato dalla pandemia di coronavirus

    Covid-19: Possiamo superare queste circostanze solo attraverso la cooperazione reciproca, uno spirito collettivo sviluppato, una grande responsabilità sociale e l’attuazione di misure preventive.

    L’associazione Sociologi Italiani (ASI) durante il primo lockdown aveva implementato “un’indagine per verificare ed analizzare i comportamenti e le attitudini della popolazione in relazione al “distanziamento sociale” ingenerato dall’emergenza COVID19”.

    I dati raccolti hanno fornito da un punto di vista sociologico un evidente disagio da riferirsi alle misure restrittive in corso e di conseguenza, la ricerca ancora più pronunciata di relazione ed interazione.

    In termini di cambiamenti si sono evidenziati alcuni elementi importanti

    Se e come sono cambiate le abitudini alimentari?

    Nell’ indagine svolta per esempio è emerso che per “quasi il 50% degli italiani le abitudini alimentari non sono cambiate mentre un altro sostanzioso 45% ha ripreso l’abitudine a fare la pasta, il pane e i dolci in casa”.

    Quanto tempo si dedica alle proprie attività preferite?

    Gli interpellati, nonostante l’emergenza e questo stato di incertezza sul futuro, hanno continuato a strutturare la propria giornata secondo una ben delineata sequenza, fatta di attività lavorative e di studio, comprendendo anche quelle della casa e del cucinare, e attività ludiche, hobbistiche e sportive.

    La consapevolezza del tempo, riesci a renderti conto di che giorno è?

    L’86% degli intervistati riusciva e riesce a rendersi ancora perfettamente conto di quale giorno si tratta e solo il 14% ha cominciato a perdere il senso del tempo.

    Quanto ti costa e ti è costato sopportare le restrizioni?

    Anche in questo caso, l’81,5%, risponde abbastanza e molto. Indica una scarsa resilienza al fenomeno. Cosa che potrebbe causare a medio e lungo termine, una frammentazione dicotomica, che non presupporrebbe la capacità di mediare e mantenere nel tempo, la stessa disciplina, mostrata fino ad ora nell’esecuzione delle misure restrittive.

    Cosa ci sta insegnando il Covid-19

    “In situations of uncertainty, panic, fear and special measures, people’s spirit and healthy attitude should be specially preserved and be of paramount importance”

    Le abitudini sociali cambiano più di quello che pensate”, scrive lo storico Niall Ferguson sul Sunday Times.

    Quindi vale la pena chiedere come cambieranno le nostre abitudini sociali dopo il Covid-19 o come dice Ferguson “perché usare la parola ‘dopo’ anziché ‘durante’?

    Pensiamo per un attimo a noi tennisti. Come ci sono cambiate le abitudini?

    Avreste mai pensato di scendere in campo e di dover pensare di pulire a fondo il proprio materiale di gioco, di lavarsi o disinfettarsi le mani, di mantenere sempre la distanza di sicurezza, preferibilmente di non toccare le recinzioni prima di entrare in campo…

    di dover indossare un guanto sulla mano non dominante oppure di dover disinfettarle ogni fine game o ancora di concentrarsi per non dover toccare il proprio viso con le mani, o dover passare dalla parte opposta rispetto all’avversario durante il cambio campo o peggio di tutti dover salutare e ringraziare usando soltanto la racchetta…?

    Cosa ne pensi della pandemia di covid-19 e delle conseguenze sul mondo dello sport? Faccelo sapere, sempre qui su Tennistalker!

    Commenti

    Newsletter

    Ti potrebbe interessare...

     

    Segui i tornei in collaborazione con TENNISTALKER MEDIA PARTNER

    più popolari