Le corde per il tennis sembrano un accessorio meno importante rispetto ad un telaio che si rispetti o ad un overgrip resistente, ma invece non é così. Una corda scelta male può influire sul livello di gioco tanto quanto un paio di scarpe dalla suola inadatta o una racchetta non confortevole.
L’obbiettivo di questo articolo é quello di fornirvi un’indicazione generale sulla scelta della corda, in particolare se soffrite di dolori al braccio e vi state chiedendo da tempo il motivo di tale sintomatologia.
I tipi di corde per il tennis:
- Corde monofilamento: hanno un unico filamento, di solito in poliestere. Sono caratterizzate da un buona resistenza alla rottura, scarsa durata di tenuta di tensione e una notevole rigidità. Nelle prime ore di gioco, la pallina é molto reattiva su queste piatto corde, ed é per questo che conferisce grande controllo ed é usata dai professionisti. É la corda più comune.
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- Corde con nucleo solido (Syntetic Gut): si tratta di un incrocio tra una corda monofilamento e una multifilamento. Hanno un nucleo centrale solido circondato da numerosi filamenti. Sono buone per quanto riguarda la resistenza alla rottura e in termini di tenuta di tensione. Grazie ai filamenti esterni, la corda é più morbida. È consigliata ai giovani tennisti poiché essendo meno rigida, rende meno traumatico il colpo per le articolazioni.
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- Corde multifilamento: sono composte da tanti piccoli filamenti incrociati tra loro. Non hanno un nucleo centrale. Sono molto simili al budello naturale, con una buona tenuta di tensione e sono particolarmente elastiche. Inoltre, danno un’ elevata sensibilità sulla palla, una grande potenza e profondità di gioco.
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- Corde in budello naturale: il materiale é ricavato dalla lavorazione dell’intestino delle mucche. Sono le migliori qualitativamente parlando e per questo motivo sono anche le più costose. Hanno una buona sensibilità al tocco, sono resilienti, elastiche e confortevoli.
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Considerazioni finali
La scelta della corda per il tennis dipende dal tipo di allenamento che si pratica e cambia in base alle esigenze dell’atleta in termini di prestazioni e resistenza.
Una corda più sottile tende ad essere più elastica, il che si traduce in maggior morbidezza e sensibilità. Il comfort è migliore e si generano più facilmente gli spin.
La corda da tennis più spessa invece dura di più, tiene meglio la tensione, e crea un piatto corde più rigido, rilasciando meno energia al momento dell’impatto.
La tensione più elevata della corda, in particolare, é importante, perché consente maggiore controllo sulla pallina.
Oltre alla tensione, é bene tenere in considerazione anche il calibro, che di una corda é la misura della sua sezione trasversale.
I diametri sono variabili. Si aggirano tra 1 mm e 1,50 mm. I più diffusi vanno da 1,24 a 1,35 circa. Una corda con diametro maggiore avrà una potenza e una sensibilità di gioco minore ma una tenuta maggiore. Sarà maggiore anche lo shock da impatto, pesando a lungo andare sulle articolazioni del braccio. L’opposto accade invece con un diametro inferiore.
La scelta resta quindi personale, in base alle caratteristiche di gioco di ognuno e alle qualità che si vogliono esaltare di più.