Matteo Berrettini si è espresso sul caldo estremo protagonista dello swing asiatico. Il tennista romano ha spiegato la necessità di una regola sul caldo
Impegnato nell’ATP 250 di Stoccolma, dove ieri ha sconfitto il connazionale Zeppieri all’esordio, Matteo Berrettini è stato interpellato sul caldo estremo durante lo swing asiatico. Le condizioni climatiche hanno colpito parecchi tennisti e tenniste, in particolare chi era impegnato nei tornei in Cina colpiti da numerosi ritiri.
Le parole di Matteo Berrettini
“Durante lo swing asiatico ho sperimentato condizioni mai vissute in passato. Hangzhou era anche più calda di Shanghai, ma il torneo era più piccolo e nessuno se n’è preoccupato. C’è stato veramente tanto caldo nei primi giorni, noi non potevamo crederci. Fortunatamente loro hanno un tetto e ha piovuto molto“.
“Quando le condizioni sono così estreme l’ATP deve fare ciò che hanno fatto gli Slam, introdurre una regola per il caldo o qualcosa del genere. Noi (l’ATP) non vogliamo che i giocatori si infortunino o soffrano in quel modo. La salute viene prima di tutto, ma anche lo show è importante, e se i giocatori non si sentono bene si ritirano. Noi non vogliamo che accada“.
“Molti non capiscono quanto sia diverso giocare nello stesso torneo con anche solo 5 gradi in più o in meno, ma fa molta differenza“.
In breve Matteo si è espresso anche sulle proprie condizioni in chiave Stoccolma, dove ora lo attende un ottavo di finale contro Humbert:
“Il mio corpo sta bene. Finché gioco così, corro, lotto, urlo, sto bene. Ho vissuto nel tennis per tantissimo tempo e il mio corpo ora sta pagando il conto“.
Sulla Heat Rule si muove l’ATP
Machac, Fritz, Ruud, Goffin, Atmane, Medjedovic, ma anche Ostapenko e Raducanu, sono solo alcune delle vittime del caldo asiatico delle ultime settimane. Uno dei ritiri che è maggiormente saltato all’occhio è stato quello di Jannik Sinner a Shanghai, così come il quasi svenimento di Novak Djokovic nello stesso torneo. Il caldo ormai è un fattore determinante in negativo, e l’ATP sta studiando dei metodi per aiutare i giocatori (e lo spettacolo).
Reuters ha riportato che l’ATP sta lavorando a una heat rule grazie alla quale in ogni torneo ATP il supervisore, in accordo con un team di medici, potrà sospendere il gioco per eccessivo caldo. Si discute di questa regola già dal malore di Rinderknech a Cincinnati, e dopo lo swing asiatico il lavoro si è intensificato per attivarla a partire dal 2026.