Dalla fine dell’amicizia con Andy Murray alle frecciate all’italiano e al ricordo di Nadal: Nick Kyrgios torna a far parlare di sé
Nick Kyrgios, ospite del podcast UNSCRIPTED di Josh Mansour, ha affrontato alla sua maniera diversi temi – dal rapporto ormai incrinato con Andy Murray, alle sue opinioni su Jannik Sinner e Rafael Nadal, fino alle difficoltà del post-tennis.
Murray non ha tempo per il podcast
Kyrgios ha rivelato di non considerare più Murray un amico, accusandolo di essersi montato la testa dopo il rifiuto di partecipare al suo podcast Good Trouble.
“Non saprei nemmeno se definirlo ancora un amico. Eravamo molto più vicini, ma ora non ci parliamo più. Gli ho chiesto di partecipare al mio podcast, maprobabilmente si sente troppo importante.”
Eppure, come per stessa ammissione dell’australiano, Murray fu tra i pochi a notare la sofferenza psicologica di Kyrgios durante i momenti più difficili della sua carriera, incoraggiandolo a chiedere aiuto e offrendogli supporto umano.
L’immancabile frecciata a Sinner e ai dirigenti ATP
Non potevano mancare dei commenti su Jannik Sinner e ha apertamente dichiarato – ma come potrebbe essere diverso? – che i rapporti tra i due non sono buoni.
Alla domanda se l’italiano secondo lui abbia ricevuto un trattamento di favore per quanto riguarda la faccenda doping, Kyrgios ha risposto: “La maggior parte dei dirigenti ATP sono italiani… penso che questo dica già abbastanza.”
Tra rispetto e rivalità: il capitolo Nadal
Kyrgios ha poi parlato del suo rapporto complesso con Rafael Nadal, spiegando che il maiorchino è stato una delle sue più grandi motivazioni: “In Australia parlavano solo di Rafa. Rafa questo, Rafa quello… e io pensavo: perché non vi inginocchiate direttamente? Quasi lo odiavo. Ma quando ho iniziato a giocarci contro, è diventato la mia motivazione. Mi allenavo pensando a lui. Quando si è ritirato, è stato quasi triste. Mi ha spinto più di chiunque altro.”
Sinner ed Alcaraz
Nonostante la frecciata, Kyrgios ha però riconosciuto che Sinner è uno dei giocatori più completi del circuito: “Il suo colpo è su un altro pianeta. Probabilmente è uno dei migliori colpitori della storia. Non ha più punti deboli, esattamente come Alcaraz. Contro di loro devi solo alzare il livello a proporzioni ridicole.”
Ha poi dichiarato che secondo lui Sinner e Alcaraz potrebbero un giorno superare Nadal e Djokovic: “Al ritmo a cui va Alcaraz, potrebbe riuscirci. Ha già sei Slam a 22 anni… è follia.”
Kyrgios al di fuori dal tennis
Ha anche raccontato alcune abitudini della sua vita privata, tra allenamento e vita sociale: “Ho perso un po’ di peso, ma la mia dieta è sempre stata abbastanza pulita. Bevo parecchio, probabilmente sei giorni su sette, ma riesco comunque a mantenermi in forma. Mi alleno duramente, ma adoro anche uscire e bere. Se mangiassi in modo normale e bevessi tanto senza allenamento, sarebbe un disastro. Devi saper scegliere un po’ il tuo ‘veleno’. Onestamente, se non dovessi guidare stasera, finirei sicuramente quella bottiglia.”
Infine, il 29enne australiano ha parlato del suo momento attuale, diviso tra fare il commentatore in TV, podcast e la difficile transizione verso una nuova vita lontano dalla competizione: “Pensavo di essere pronto, ma è dura. Mi sono svegliato per anni con un solo obiettivo: migliorare in campo. Ora mi chiedo se devo ancora farlo. Non voglio essere uno di quelli che restano solo per riempire i tabelloni.”