In un’intervista a BBC breakfast, Bjorn Borg ha parlato di Jannik Sinner e del “caso clostebol” rilasciando parole anche piuttosto forti sull’uso di sostanze ai suoi tempi
In occasione dell’uscita della sua autobiografia, Bjorn Borg si sta aprendo come non mai ai media di tutto il mondo. In un’intervista a BBC Breakfast, l’ex giocatore svedese ha parlato anche di Jannik Sinner e del noto “caso clostebol” che lo ha costretto ad una sospensione di tre mesi, anche se era stata dimostrata la sua innocenza. Sinner nel 2024 ha fallito due test antidoping a marzo ed è questo che non convince Borg, che ha rilasciato parole che faranno discutere. “Ero molto sorpreso quando ho letto a riguardo. Penso che sia successo due volte, intendo se fosse successo una volta…ma è successo due volte credo. Quindi penso che sia molto strano” – ha detto l’ex numero uno al mondo.
In un’altra intervista concessa ai media svedesi, Borg ha anche discusso della decisione di assumere Umberto Ferrara: ““Aveva licenziato il suo preparatore atletico, poi una volta che la situazione si è stabilizzata, lo ha nuovamente assunto. Penso che sia strano, non so altro“
L’ex numero uno al mondo ha poi parlato del possibile uso di sostanze dopanti nel passato, facendo emergere dei dubbi sull’integrità di alcuni giocatori: “Quando giocavamo, la mia generazione, lo so per certo, so che alcuni giocatori usavano cose che non avrebbero dovuto usare. Non voglio fare nomi. Non è importante. Ma oggi, penso che sia molto importante che si testino e a volte capisco che i giocatori devono fare molti test”.