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    Il tennis non ha età

    Stanno per cominciare gli open day dei corsi gratuiti legati all’iniziativa “Evergreen over 65” promosso dalla FITP. Come stanno andando le adesioni? Vediamo anche i pro e i contro del tennis nella terza età

    L’Istat dice che negli ultimi dieci anni in Italia le nascite sono calate del 30 per cento. Da noi il 22,8% del totale della popolazione ha più di 65 anni, rispetto al 20,3% della media dell’UE. In Italia registriamo circa 14 milioni di persone over 65, di cui la metà superano i 75 anni di età.

    A fronte di ciò è evidente che diventa importante avviare delle iniziative che coinvolgano quella che si definisce la terza età, la categoria che incide sempre di più nella vita del Paese.

    Stando ai criteri di classificazione ad oggi ufficialmente adottati, si considera infatti dentro la terza età una persona che abbia compiuto 65 anni. Il termine però non deve essere inteso come sinonimo di anzianità o di vecchiaia. Anzi!

    Lo scorso anno la FITP ha indetto un bando dal nome “Progetto evergreen Over 65” che partirà a breve, dove si legge quanto segue: La Federazione Italiana Tennis indice un bando per l’erogazione di un contributo a fondo perduto in favore dei propri affiliati impegnati nella promozione dell’attività sportiva riservata agli Over 65”.

    Iniziativa lodevole e sicuramente interessante che ha visto la partecipazione di diversi circoli lungo tutta la penisola: il Tennis Club Nancar di Albisola Superiore, il circolo Tennis Rovigo, il Circolo Tennis di Latiano, il CT Siena… solo per citarne alcuni.

    Ma come stanno andando le adesioni? Come hanno risposto gli over 65 a questa iniziativa?

    Lo abbiamo chiesto ad alcuni circoli e tutti ci hanno riportato la stessa criticità in quanto il bando prevede: “corsi gratuiti semestrali collettivi per over 65 mai tesserati per la f.i.t. nella disciplina del tennis”.

    Dal circolo di Rovigo ci hanno detto: “Ad oggi abbiamo solo 4 iscritti. Ad aprile avremo gli open day e vediamo se ci sarà una buona affluenza. Da noi ci sono tanti signori che giocano e fanno i doppi al mattino e che farebbero volentieri i corsi, ma per giocare serve la tessera e quindi queste persone sono già escluse dal progetto. Se non ci fosse questo limite sicuramente avremmo avuto già molte più adesioni.”

    Stesso ragionamento anche da parte del Tennis Club Nancar dove ci hanno risposto che “il progetto prevede che possono partecipare ai corsi chi non ha mai avuto una tessera Fitp. Il che non vuol dire che non abbiano mai giocato, ma sarebbe stato più facile se fosse stato aperto a tutti. Fra i nostri soci sicuramente avremmo trovato più persone interessate a partecipare, invece dobbiamo rivolgerci a persone esterne”

    Speriamo che l’iniziativa possa comunque decollare anche perchè è scientificamente provato che il tennis sia un ottimo sport per la salute.

    Nel 2016 una ricerca del British Journal of Sport Medicine aveva consacrato il tennis come lo sport che allunga di più la vita. Inoltre una recente ricerca danese ha monitorato 8.600 cittadini di Copenaghen per 25 anni e ha riscontrato come il tennis sia in grado di regalare ben + 9,6 anni di vita.

    Abbiamo chiesto a Maristella Parisi, chinesiologa clinica, di dirci perché anche per gli over 65 il tennis sia uno sport praticabile e consigliato.

    Quali sono i maggiori benefici?

    “Il tennis porta numerosi effetti benefici sull’organismo. È uno sport aerobico-anaerobico alternato, il che vuol dire che ha effetti positivi sul sistema cardio-vascolare e respiratorio. In un certo senso è uno sport completo in quanto vengono utilizzati tutti i muscoli del corpo, le gambe per correre, le braccia per colpire e il core per stabilizzare entrambe le azioni. In più previene e ritarda l’osteoporosi, processo fisiologico di degenerazione ossea dovuta all’età e alla menopausa ma soprattutto all’inattività e alla sedentarietà. È uno sport dove la componente coordinativa è molto presente in varie forme: nel calcolare la distanza dalla palla, nel differenziare i livelli di forza da imprimere sulla palla, nell’accoppiare movimenti diversi come nel servizio e in particolare le persone anziane vanno anche incontro al decremento dell’equilibrio che li predispone alle cadute, per citarne alcune. Ultimo, ma non per importanza, mantiene la mente giovane, fresca e “flessibile”, stimola la concentrazione, l’attenzione e la pazienza. Le strategie e le tattiche di gioco fanno sì che ci sia una continua stimolazione cognitiva, fatta di anticipazioni e rapide reazioni e continui aggiustamenti. C’è da dire però una cosa importante, il tennis è uno sport con continue rotazioni e con delle richieste fisiche non banali. Motivo per cui è più semplice continuare a giocare a tennis nonostante l’avanzare dell’età piuttosto che iniziare a giocare in tarda età. Penso che sia un bellissimo progetto, ma che qualche ostacolo oggettivo ci sia.”

    Ci auguriamo quindi che ci siano sempre più iniziative interessanti come il “Progetto Evergreen Over 65”… anche per i già tesserati!

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