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    TennisTalker MagazineNewsMusetti: "Mi piacerebbe che mio figlio giocasse il rovescio a due mani"
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    Musetti: “Mi piacerebbe che mio figlio giocasse il rovescio a due mani”

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    Lorenzo Musetti è stato intervistato dopo la vittoria del match contro Stan Wawrinka all’ATP 250 di Atene, dove è a caccia del successo per qualificarsi alle ATP Finals

    Gli occhi sono tutti puntati su Lorenzo Musetti questa settimana, che è a caccia di una vittoria nel nuovo torneo di Atene per accedere direttamente alle Nitto ATP Finals, in programma a partire da questa domenica. Ieri il carrarino ha superato il primo ostacolo: Stan Wawrinka, giocatore che Lorenzo aveva battuto l’ultima volta nel 2020 a Roma in quella che era stata la sua prima vittoria in un Masters 1000 e che l’aveva fatto conoscere al grande pubblico.

    La corsa di Musetti verso Torino

    Sono passati cinque anni e tante cose sono cambiate: ora Musetti è uno dei giocatori più forti al mondo e, come detto, potrebbe incoronare questa grande annata con la qualificazione a Torino. Come riporta SDNA, Lorenzo è consapevole che ci sia un po’ di pressione, ma non vuole pensarci molto: “Sono stato davvero sotto pressione nell’ultimo mese perché la gara è stata molto, molto serrata. Nelle fasi finali, eravamo molto vicini, e Felix ha fatto un torneo incredibile a Parigi. Ho perso al primo turno, quindi è finita lì. Ma ora ho una possibilità qui, quindi certo sì, c’è un po’ di pressione, ma cerco di non pensarci troppo, per quanto sia difficile. Vediamo cosa succede nei prossimi giorni” 

    “Nuovo coach? Se ci saranno novità le annuncerò io stesso”

    Nelle ultime ore era circolata la notizia che il coach José Perlas avrebbe fatto parte del suo staff a partire dal 2026, ma il numero due d’Italia ha dichiarato che lui in realtà non ha mai detto niente a proposito: “Non ho detto nulla riguardo ad aggiunte al mio staff. Se ci saranno novità, le annuncerò dopo la fine della stagione. Per ora, la mia squadra è così com’è. Se ci saranno novità, le annuncerò io stesso”.

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    Le condizioni nei nuovi campi di Atene

    In conferenza, Lorenzo ha anche parlato delle condizioni dei campi in questa prima edizione del torneo e delle difficoltà che ha avuto nel suo esordio: “Ho provato il primo giorno sul campo principale, ma giocare una vera partita non è mai facile. Soprattutto qui, con condizioni così veloci. Contro un giocatore aggressivo come Stan, non è stato facile trovare il ritmo negli scambi. Questo è stato probabilmente il problema più grande all’inizio. Ma alla fine, ho probabilmente giocato il mio miglior tennis, quindi sono ottimista per la prossima partita”.

    Musetti si aggrappa al sogno: rimonta Wawrinka e vola ai quarti (foto presa da x.com)

    Musetti sincero sul rovescio a una mano

    Interessante un passaggio in cui all’azzurro è stato chiesto se consiglierebbe il rovescio a una mano a suo figlio. La risposta è stata sincera: “No, perché il tennis moderno è davvero molto difficile, soprattutto con la velocità del gioco e i potenziali svantaggi nella risposta al servizio. Certo, per passione per il tennis, direi di sì. Ma se me lo chiedete onestamente, ad esempio se stiamo parlando di mio figlio, mi piacerebbe che giocasse il rovescio a due mani.” 

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