Ha suscitato parecchie polemiche una storia postata da Eurosport Italia per evidenziare i sei punti di differenza nella Race che hanno spedito Jasmine Paolini alle Finals e Mirra Andreeva a casa
Ha (giustamente) scatenato un vespaio di polemiche la storia pubblicata da Eurosport riguardante il risibile scarto di punti nella Race WTA che ha permesso a Jasmine Paolini di staccare il biglietto per le Finals in programma da domani a scapito di Mirra Andreeva. La redazione italiana dell’emittente paneuropea, con una scelta grafica perlomeno discutibile, ha inteso sottolineare in senso pericolosamente dicotomico vittoria e sconfitta, con l’esuberante gioia della vincitrice messa a brutale contrasto con la disperazione della rivale esclusa, nella circostanza ritratta in lacrime.
Una rappresentazione spericolatissima, considerato il necessario ruolo ricoperto dall’alea nella definizione di una classifica cortissima in barba all’enorme mole di match (64 Jasmine, 56 Mirra) disputati dalle due contendenti nel 2025. Inoltre, senza voler forzare dispositivi di difesa anagrafici non richiesti, non sarebbe stato nel caso inopportuno considerare la tenerissima età della giocatrice siberiana – 18 anni compiuti lo scorso aprile -, la quale, negli ultimi mesi, ha denotato una qualche comprensibile difficoltà legata al peso dell’investitura a nuova stella del circuito, peraltro accettata obtorto collo.
Rifuggendo decisamente da ogni tentazione moralista, sarebbe stato forse meglio celebrare una risultato così importante in modo più sobrio, essendo sempre più forte e molesta la sensazione che i favolosi risultati ottenuti negli ultimi anni dai tennisti azzurri stiano concimando tentazioni scioviniste sempre meno discrete.
La notizia che vale la pena dare, dopotutto, è racchiusa in quei sei miseri punti. Sei punti per cui, borgsianamente, l’universo ha scelto una storia, ma avrebbe potuto indicarne un’altra diversa e opposta: in un tempo invisibile Paolini e Andreeva si avvicendano nei rispettivi ruoli, perché il caso può far cambiare direzione a chiunque, nel labirinto della vita.
