Cosa ci è piaciuto (e cosa non ci è piaciuto) nell’universo tennistico la settimana scorsa
1. Victoria Mboko – 10 e lode
Diciott’anni, nata a Charlotte, North Carolina, da genitori congolesi, cresciuta a Toronto. Numero 85 del mondo, wild card del torneo di casa. Batte in fila Kenin, Rybakina, Gauff e Osaka: quattro campionesse Slam in una settimana. L’ultima a riuscirci a quell’età, Serena Williams con le treccine. Gioca con serenità e coraggio, e alla fine mette le cose in chiaro: “Sapevo di poter vincere, e adesso lo sapete anche voi”.
2. Naomi Osaka – 5,5
Il primo set di finale, vinto 6-2, è un biglietto da visita firmato in bella grafia. Poi cala, e la partita le scappa. Ma la caduta vera è fuori dal campo: niente complimenti a Mboko nel discorso da finalista. Un “lapsus” di protocollo che fa il giro del mondo. Osaka parlerà di “momento di trance” e chiederà scusa sui social, ma l’impressione resta.
3. Ben Shelton – 9
Ventidue anni, battuta che ti arriva addosso come un treno suburbano in orario, passo lungo e un coraggio che in finale contro Khachanov diventa risorsa. Primo Masters 1000, ingresso in top 10. La sensazione è che non si fermerà qui.
4. Karen Khachanov – 7
Settimana positiva, finale persa di un soffio. Non è tipo da sceneggiate, si limita a dire che “è doloroso perdere i duelli decisivi… ieri ho vinto al tie-break, oggi ho perso”. Il resto lo raccontano le spalle leggermente curve a rete e il “sono un po’ stanco, a dire il vero” con cui già pensa a Cincinnati, convinto il giusto.
5. Jasmine Paolini – 5
Esordio amaro a Toronto: sconfitta contro la giapponese Aoi Ito, numero 160 del mondo. Match complicato dall’inizio, poche soluzioni agli insidiosi back di dritto dell’anomala avversaria e troppi errori nei momenti decisivi. Settimana da archiviare in fretta, anche perché agosto non aspetta.
6. Coco Gauff – 5,5
Pluricampionessa Slam, attesa a un cammino profondo. Invece esce agli ottavi contro Mboko, che le legge in anticipo servizio e direzioni. Partita nervosa, molte risposte fuori misura, e la sensazione di rincorrere sempre. Alla stretta di mano sorride, ma l’aria è di chi non aveva messo in conto di tornare a casa così presto.
7. Canadian Open – 9
Si era messa male con la gragnuola di forfait, ma il finale regala due favole: Mboko a Montréal, Shelton a Toronto. Il torneo non si limita a ospitarle, le mette in primo piano.
8. Spalti di Montréal – 8,5
Calorosi, partecipi, mai sopra le righe. Dal quarto in poi, Mboko è “di casa” anche per chi non la conosceva una settimana prima.
9. Il futuro – 8
Shelton in top 10, Mboko testa di serie allo US Open. La settimana canadese ha già riscritto qualche gerarchia.
10. Gli assenti – 5
Djokovic, Alcaraz, Sinner, Medvedev, Sabalenka e una vagonata di altri colleghi e colleghe contumaci. In Canada non c’erano, e chi non c’era ha sempre torto. Soprattutto quando il tennis, senza di loro, si è inventato due belle storie che si ricorderanno a lungo.